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   PIZZO BELLO, CIMA VIGNONE, Croce dell'Olmo (traversata per cresta), 30/06/2014
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Onicer  maurizio1972   
Gita  PIZZO BELLO, CIMA VIGNONE, Croce dell'Olmo (traversata per cresta)
Regione  Lombardia
Partenza  Prà Maslin  (1596 m)
Quota arrivo  2743 m
Dislivello  1200 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Rif Marinella
Attrezzatura consigliata  Da escursione
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Bella escursione ad anello con partenza da Prà Maslino raggiungibile con una stradetta che sale da Monastero fino a circa 1600 mt. Prima di raggiungere il rif. Marinella si devia a sx e terminata la strada si parcheggia. Il sentiero è una comoda mulattiera che sale leggermente in un bosco contornando il monte, per poi salire più decisamente all’alpe Vignone (1881mt) oltre il limite della vegetazione. L’alpeggio si sviluppa fino ai 2000mt oltre i quali il sentiero devia a sx verso gli alpeggi di Oligna e Verdel; sentiero che farò al ritorno perdendolo a metà strada… Per salire al Pizzo bisogna invece puntare verso l’alto lungo una marcata traccia che punta ad una evidente bocchetta. Dalla bocchetta in breve si è al limite del pascolo presso l’alpe Baric (2261mt) da cui si inizia a vedere la meta. I segnavia sono un po’ sbiaditi: sulla sx vi è una nuova deviazione che porta a risalire la costa occidentale della Cima Vignone, per il Pizzo si prosegue diritto mantenendosi sulla costa della cima Vignone. Giunti nella conca terminale ancora piena di neve sulla sinistra con attenzione si ritrovano i segnavia che in ripida salita aggirando qualche roccia puntano ad una bocchetta(2600mt) con segnavia tra la cima non nominata di quota 2643mt e il Pizzo Bello. Il panorama che si apre è aspro e spettacolare: la perturbazione di domenica notte ha imbiancato le cime dei Corni Bruciati e ancora più abbondantemente il Disgrazia che appare in tutta la sua imponenza. Dal report di Cividini apprendo che era impegnato proprio su una di quelle pareti, complimenti! Per il Pizzo Bello si sale a dx lungo il filo di cresta con traccia evidente ma non più bollata. Un po’ di neve in accumulo dell’inverno e qualcosina di quella caduta la notte prima non ostacolano e si sale spediti fino in vetta. Vetta bifida, una prima contrassegnata da una croce di metallo e una successiva ancora più panoramica con un bell’ometto di pietre. Lo sguardo non ha confini prendendo tutte le Orobie Valtellinesi e dal Disgrazia fino al Bernina. E’ ancora presto e quindi dopo essere ritornato alla bocchetta decido di salire per sfasciumi anche la cima quotata 2643. Ridiscendo con attenzione ad una nuova bocchetta e sempre per cresta, aggirando con labile traccia nuovi sfasciumi, salgo alla Cima Vignone (2606mt). Qui il tracciato diventa evidente e a destra in discesa si prosegue in val Terzana e verso il lago Scermendone, mentre mantenendosi a sx si può scendere a ricongiungersi con l’alpe Baric. Decido di proseguire diritto puntando alla Croce dell’Olmo (2349mt) per poi scendere verso San Quirico e l’alpe Scermendone. Di qui purtroppo il sentiero ITALIA che dovrebbe riportare all’alpe Vignone in traversata è franato e in pessime condizioni. Opto per una soluzione meno pericolosa, ma più ostica per l’orientamento nei boschi. Dall’alpe Scermendone un sentiero scende verso l’alpe Verdel, prima di giungervi devio per Oligna da cui dovrebbe partire il sentiero visto all’andata alle baite superiori dell’Alpe Vignone. La traversata nei boschi è splendida quanto ostica. Il sentiero fin qui buono a Oligna si inerba e si perde, per cui decido che la soluzione migliore è scendere a valle a intuito per cercare di raggiungere almeno Prati Gaggio, da cui inizia la strada per Monastero. Il sentiero con varie deviazioni che non aiutano conduce a Sessa da cui poco sotto intercetto una sterrata forestale malmessa con la quale in qualche modo raggiungo Prati Gaggio e scendo a Monastero. Di qui mi farò riportare in passaggio all’auto. Quindi consiglio a chi voglia fare il giro ad anello di evitare di scendere a San Quirico perché i sentieri di collegamento tra gli alpeggi richiedono conoscenza e orientamento; piuttosto è meglio ritornare al Baric da poco sotto la cima Vignone.
Foto 1 – Dal Pizzo bello Corni Bruciati e Disgrazia
Foto 2 – Dalla Cima Vignone vista sul percorso di cresta tra Pizzo e Bello e cima 2643mt
Foto3 - Croce dell’Olmo con cime del Calvo e pizzo Ligoncio
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