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   PIZZO DEL DIAVOLO DI TENDA, 28/07/2013
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Onicer  maurizio1972   
Gita  PIZZO DEL DIAVOLO DI TENDA
Regione  Lombardia
Partenza  Carona  (1110 m)
Quota arrivo  2914 m
Dislivello  1814 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  F.lli Calvi
Attrezzatura consigliata  da escursioni, consigliato caschetto per la cresta
Itinerari collegati  Diavolo di Tenda (2914m), Normale,per la bocchetta di Podavitt
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Partenza alle 7.30 da Carona con parcheggio già pieno e con una temperatura ed un umidità tali da farmi ripensare sulla fattibilità della meta. Il cielo è velato e con nuvole sulle cime, ma quando arrivo al Calvi si apre sulla conca lasciando spazio ad un sole implacabile. Sono le 9.10 e già si boccheggia. Parto filato scendendo al lago Rotondo sottostante e seguendo il sentiero 225 con vari saliscendi e guadi mi porto ad un primo pianoro (oltre le baite del Poris) ignorando le deviazioni per il Rif Longo. Successivamente tagliando una bella cascata si risale al secondo pianoro tagliato dal Brembo (qui un torrente). Qui abbandono il sentiero 225 che prosegue a dx verso l’evidente Passo di Valsecca e guadando il Brembo seguo dapprima un grosso ometto e poi dei caratteristici bolli triangolari che marcheranno il percorso fino in vetta. Si risale fino all’ultimo pianoro prima della bocchetta di Podavitt (2624mt)che raggiungo con lungo traverso su neve. La neve sul percorso si trova solo qui e abbondante sotto la Bocchetta, ma facilita la discesa. Inizio ad incontrare qualcuno che già scende che mi dice che in cima si barbelava dal freddo (magari). Subito dopo l’attacco della cresta incontro un gruppo di amici di Pieroweb (che saluto) che condivideranno la salita. La cresta è bella e panoramica. Direi che pochi sono i passaggi di 1°, più che altro bisogna far attenzione agli sfasciumi e alle rocce mobili per non far danni a chi segue. Ovviamente il percorso è ai limiti dell’alpinismo e soprattutto in discesa bisogna prestare tutte le attenzioni del caso. Per il resto la roccia non è così male come pensavo e se si seguono bolli e filo di cresta si arriva velocemente in vetta. Così dopo 4 ore sono in cima. Dal lato Valtellinese salgono un po’ di nubi, ma la temperatura è decisamente gradevole e il panorama che spesso si apre a 360° è notevole. Sosta foto e discesa al fresco fino alla deviazione con il passo di Valsecca; di qui in poi penosa per il caldo umido e la risalita finale verso il Calvi. Sosta idratazione/relax e discesa “trafficata” verso Carona.
Foto 1 - in vetta
Foto 2 - Dalla cima vista su Rondenino e Aga e sulla dx la Val D'Ambria
Foto 3 - Dal Rif Calvi vista sui Diavoli
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