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Piz S-arsura, 23/03/2013 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | grigna |
Gita | Piz S-arsura |
Regione | Svizzera |
Partenza | Crastatscha (1400 m) |
Quota arrivo | 3182 m |
Dislivello | 1800 m |
Difficoltà | F |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | Ciaspole |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Il nome della cima dice già tutto. Mentre scrivo ho la faccia arsa dal sole e mi son bevuto 3 litri di acqua nelle ultime 4 ore. Partiamo verso le otto dalla strada che collega Zernez a Scuol e risaliamo la Val Sarsura, prima stretta e poco fotogenica ma che poi diventa ampia e veramente bella.
Sotto un sole cocente (previsioni nettamente azzeccate) risaliamo ampi pendii circondati da belle vette fino a raggiungere il Vadret de Sarsura. Lo percorriamo in diagonale fino ad una forcella dalla quale per breve cresta pedonata, raggiungiamo la vetta. Una vera salita grignesca con sviluppo multichilometrico e dislivello più che rispettabile in ambiente aperto con vista su Piz Linard, Piz Buin gruppo del Silvretta e montagne austriache. La foschia verso sud ha limitato la vista verso Bernina, Cima Piazzi e gruppo Ortles Cevedale. Ci voleva una gita di questo tipo per svegliarsi dal letargo invernale fatto di Grignoni e gite fuori casa. Ora è tempo di gitoni. Partecipanti: io e Corvonero scimunito. Lungo il percorso ci siamo ricongiunti al gruppo capitanato dal mitico Brozio che era in compagnia di Vitolo, Joker, Teo e Dany. FOTO 1: Risalendo l'ampia parte alta della Val Sarsura FOTO 2: Sul Vadret da Sarsura FOTO 3: L'arrivo in vetta |
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