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Traversata Canto Alto MTB, 22/10/2011 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | fabiomaz |
Gita | Traversata Canto Alto MTB |
Regione | Lombardia |
Partenza | Bergamo (200 m) |
Quota arrivo | 1146 m |
Dislivello | 1400 m |
Difficoltà | E |
Rifugio di appoggio | Rif. Alpini, agr. Prati Parini |
Attrezzatura consigliata | Un pò più dell'XC un pò meno dell'AM.
In ogni caso non si spalla per più di mezz'ora su 3 ore e mezza di gita. |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Era un pò che volevo completare il giro del Canto fatto lo scorso anno, circa in questo periodo, ma senza spingermi verso i Prati Parini e la valle Brembana.
Ne esce questo bel giro, scippato ad un sabato troppo pieno di impegni. Partenza da BG città all'ora di pranzo e via verso la Maresana. Sui primi strappi intravedo poco davanti a me un gruppetto di mtbikers che aggancio in vista del Santuario . Li seguo e invece di girare a dx alla spianata del Santuario procediamo in direzione della chiesetta. Da lì, sulla destra della chiesa, parte una strada che si fa subito molto ripida per poi, giunti in falsopiano, diventare sterrata e entrate nel bosco. Sempre infiltrato tra i ragazzi di Ruotegrasse arrivo all'area attrezzatta della Maresana, dove io riprendo a salire su asfalto in direzione della Croce dei Morti e della Ca del Lacc, mentre gli altri scendono verso Olera. Alla Ca del Lacc, dopo breve rampa, proseguo sulla sterrata in falso piano in direzione Canto Alto - Canto Basso - Selvino per un lungo tratto. Ignorate diverse tracce secondarie si giunge alla biforcazione dove si dividono le strade per il Canto Alta e il Canto Basso. Seguo per questa seconda e traverso a mezzacosta per sentiero boschivo per larga parte pedalabile. Arrivato ai prati del Canto Basso si segue verso la cima del Canto Alto, oramai ben evidente con la sua grande croce. Ai piedi della salita si scende dalla bicicletta per non salirci più, se non per brevissimi tratti, fino alla vetta. Breve pausa per ammirare la strapiombante falesietta, apparentemente ancora vergine, che si vede poco sotto il sentiero del Canto. Due piccole grotte caratterizzano l'ambiente. Nella seconda mi alzo un pò in opposizione sfruttando le pareti laterali e a circa 3-4 m di altezza trovo un unico, solitario spit. Tornato alla bici me la carico in spalla e in circa mezz'ora sono in vetta. Ora la fatica è finita e comincia "il difficile". Abbassata al massimo la sella parto per il primo tratto ripido di discesa. Pur senza l'ammo posteriore la forcella nuova e i freni a disco si fanno sentire, e così tranne per qualche gradone roccioso riesco a stare sempre in sella. Uscito dal bosco seguo verso ovest, lungo il sentiero che attraversa il pratone in direzione dei Prati Parini. Il sentiero è sempre ciclabile e si mantiene un pò più basso rispetto alla linea di cresta, sul versante Brembano. Dopo circa 20' si arriva ai Prati Parini e al bell'agriturismo. Da qui la faccenda si fa più complicata. Voglio arrivare alla forcella di Bruntino ma non so esattamente come fare. So che devo entrare nella valle del Giongo e cercare di attraversarla abbastanza in alto. Dai Prati Parini attraverso il parco giochi per prendere un sentiero che si fa subito difficile e roccioso. Lo seguo fino a una sella caratterizzata da un grande olmo, dove giro a sinistra. Sempre per sentiero giungo a una pozza d'acqua dove prendo invece a destra. Arrivo in un tratto boscoso dove si nota un'area attrezzata con tavoli e panche. Mi abbasso lungo prato fino al fondo della valletta dove incrocio un sentiero terroso che prendo. Da qui, in breve, su discesa facile ma in forte pendenza, arrivo a una baita dove parte una carrereccia. Per ripidi tornanti arrivo al fondo valle e a delle cascine abitate. Prendo la sterrata che risale la valle in dolcissima pendenza fino a trovare la strada che arriva alla grotta di Bruntino. Da qui, con un rapido strappo, guadagno la forcella e la strada asfaltata. Più tardi linko un breve video. |
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