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   Pizzo Gro, 29/06/2011
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Onicer  Federico   
Gita  Pizzo Gro
Regione  Lombardia
Partenza  Fiumenero  (800 m)
Quota arrivo  2653 m
Dislivello  2550 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Rif. Brunone...Biv. Frattini
Attrezzatura consigliata  Normale: la corda è superflua essendoci poche possibilità di ancoraggio
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Mediocre
Commento E' senz'altro una gita “diversa”, abbastanza articolata ma necessita di estrema attenzione per la parte finale. Le pendici sommitali sono infatti caratterizzate da numerosi blocchi instabili di roccia piuttosto tagliente. Quindi muovere qualcosa piò risultare pericoloso e non bisogna attaccarsi tanto. Il passaggio finale dato di II° presenta roccia buona e non è questo ad essere pericoloso.
Partiti da Fiumenero, si percorre il sentiero che porta alla spianata ( dove a sx in alto si vede il bivacco Frattini ) e si risale la valle del Salto. Si seguono poi dei bolli rossi (arancio quelli vecchi) che permettono di risalire la dx idro della valle e portarsi su un sentiero che collega tutte le prese idriche dell’enel, fino ad arrivare alla presa della valle del salto, molto suggestiva incastrata tra 2 pareti. Attulmente questo passaggio è molto spettacolare poiché coperto da un enorme massa di neve ghiacciata. Se ne percorre tutto il perimetro come in una grotta per sbucare sul lato opposto dopo un passaggino per evitare il bagno in una pozza. Dopo poco risaliamo senza un preciso sentiero il piano erboso, incrociamo il sentiero delle Orobie e ci si alza ancora su peercorso sconnesso verso il versante sud del Pizzo Gro. Oltre il ghiaione sotto le pareti si prende il canale di accesso sulla destra, facile da individuare poiché l’unico. Lo si risale fino all’intaglio e si prosegue a sx per una breve cengettina e successivo canalino che portano alla sezione superiore. Da qui non è facile trovare il passaggio alla cima. Noi ci siamo riusciti dopo numerosi stop e ritorni sui nostri passi. Si è invogliati a spostarsi sul lato valtellinese ma dopo il primo tratto ( paretina che porta ad un’altra forcella) è meglio ritornare sul lato sud per compiere il “periplo” della cima e salire la cresta nord ovest con il passaggino finale. Proprio su questa traversata che bisogna porre particolare attenzione a blocchi e massi “appoggiati” difficili da muovere ma che se lo dovessero fare diventerebbero pericolosi.
La discesa avviene per la medesima via, all'incrocio con il sentiero delle Orobie puntiamo al Bivacco Frattini per poi scendere la spettacolare Valsecca.
Sviluppo: 18,9 Km. Partecipanti: Roby ed io.
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