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   Pizzo Trubinasca, dalla Bocchetta di Teggiola, 13/09/2007
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Onicer  grigna   
Gita  Pizzo Trubinasca, dalla Bocchetta di Teggiola
Regione  Lombardia
Partenza  Alpe Ciresc (val Bregaglia, Svizzera)  (1288 m)
Quota arrivo  2918 m
Dislivello  2300 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Bivacco Pedroni-Dal Prà
Attrezzatura consigliata  Da escursionismo
Itinerari collegati  Pizzo Trubinasca (2918m), dalla Bocchetta di Teggiola
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Settembre, tempo di rilievi glaciologici. Approfittando del bel tempo e dell’assenza di impegni, decido che i rilievi fotografici al Ghiacciaio di Sivigia NE s’hanno da fare. Essendo in settimana, l’unico disposto ad accompagnarmi è mio zio, operatore di questo ghiacciaio circa vent’anni fa, quando ancora la montagna era la sua ragione di vita. Dribblati alcuni suoi impegni di lavoro, alle 14 siamo all’Alpe Ciresc, sopra Bondo, dalla quale iniziamo la lunga risalita della Bocchetta di Teggiola. Il percorso sale ripido, sono davvero rari i momenti in cui si può respirare. Attraverso un sentiero davvero al limite della riconoscibilità, giungiamo nel ghiaione sotto la bocchetta e lo risaliamo. La vista dal valico è molto interessante, con il Badile in lontananza visto da una prospettiva davvero insolita. Ci abbassiamo circa 400 m e poi risaliamo fino al bivacco Pedroni-Dal Prà (ex Vaninetti) dove troviamo Marino, un simpatico sociologo bergamasco che ce l’ha parecchio coi bergamaschi e che preferisce la Val Chiavenna (e valli limitrofe) alle Orobie. Un grande!
Dopo un’abbondante cena, ci corichiamo nell’accogliente bivacco.
L’indomani mattina la sveglia suona tardi, alle 7. Dopo colazione, mentre mio zio rimane al bivacco, io e Marino risaliamo le gande e le pietraie che conducono alla vicina cima del Pizzo Trubinasca. Impressionante il baratro che si spalanca verso la Val Bondasca, con il Badile che domina la scena. Dopo aver scattato innumerevoli foto, torniamo al bivacco e percorriamo a ritroso la strada fatta il giorno prima con l’unica differenza che ora c’è anche Marino, salito dalla Val Codera ma deciso a scendere con noi.
Giunti all’auto, lo riportiamo a Novate Mezzola a recuperare il suo mezzo.
2 giorni piacevoli immersi in una natura davvero allo stato selvaggio. A parte Marino e un tipo che sta facendo il giro della Svizzera a piedi, non abbiamo incontrato nessun altro.
Partecipanti: io, zio Enrico e Marino.
Foto 1: tramonto visto dal bivacco Pedroni-Dal Prà
Foto 2: panoramica verso Val Codera e Val Bregaglia dalla cima
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