Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Traversata alta delle Grigne, 25/07/2009
Inserisci report
Onicer  k2   
Gita  Traversata alta delle Grigne
Regione  Lombardia
Partenza  Pian dei Resinelli  (1293 m)
Quota arrivo  2410 m
Dislivello  2061 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Porta e Brioschi
Attrezzatura consigliata  normale da escursionismo. eventualmente kit da ferrata
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento per video e gallery, potete visitare il mio blog: www.500mm.it/blog

A chi conoscesse bene le Grigne, ma non avesse effettuato il trekking oggetto di questo racconto, comunico che percorrere la traversata alta in andata e la traversata bassa al ritorno è un ottimo modo per portarsi a casa il ricordo di scorci diversi dai soliti e molto poco battuti.
L’idea è quella di risalire la Grigna Meridionale dalla cresta Sinigaglia, seguire il percorso della traversata alta fino alla vetta della Grigna Settentrionale e tornare ai Piani dei Resinelli passando per il rifugio Antonietta al Pialeral e per tutto il sentiero che da lì ne deriva.....
Vediamo il dettaglio di questa entusiasmante cavalcata, valorizzata anche dal fatto che il temporale di venerdì sera ci ha lasciato in dote un sabato mattina da urlo con aria fresca e panorami infiniti.
Concomitanze e impegni fanno sì che gli unici due partecipanti siano Elena ed il sottoscritto ...
L’avventura comincia a mettersi in moto alle 6,40 dai Piani dei Resinelli, ovvero dopo aver aspettato l’apertura del bar (che avviene alle 6,30) e aver fagocitato caffè e brioche.
La salita dalla cresta Sinigaglia non è sicuramente il modo più veloce per arrivare in vetta, ma è certamente più divertente della noiosa (almeno per me) cresta Cermenati.
Oltre che sulla pianura e sul lago, la salita offre un’ottima visuale sul Torrione Fiorelli e sul Torrione della Grotta che fungono da antipasto alla panoramica completa sul sigaro Dones e sui tre Magnaghi. La cresta resta un sentiero con qualche facile roccetta fino al “saltino del gatto”, punto dal quale cominciamo la parte attrezzata.
Un cavo e dei pioli ci facilitano il traversino e l’ingresso nell’intaglio che separa i Magnaghi dal corpo della Grignetta. Da qui, in breve, raggiungiamo la Bocchetta dei Venti e risaliamo fino ad un tratto roccioso che oltrepassiamo in semplice arrampicata e utilizzando le catene in loco. Al termine della salita, ridiscendiamo un breve canalino sempre attrezzato da catene raggiungendo la bocchetta Federazione (alla quale torneremo poi per scendere nel canale Federazione) presso la quale affrontiamo le compatte paretine, anch’esse attrezzate con catene, fino alla vetta.
Guardando verso il Grignone, si vede quasi tutta la strada da fare e, soprattutto, tutta la quota da perdere prima di ricominciare a risalire!!! (a fine giornata, come si può vedere dalla traccia, il dislivello risulterà essere di 2061 metri in salita e 2047 metri in discesa).
Dopo un veloce sguardo al panorama e una rapida bevuta, ritorniamo sui nostri passi fino alla bocchetta Federazione e scendiamo l’omonimo canale attrezzato che ci deposita presso la bocchetta di Giardino. Da qui, lungo il sentiero in ghiaia e poi attraverso la conca di Campione, arriviamo alla selletta del Buco di Grigna, punto più basso della traversata (questo non solo vuol dire che, dalla vetta della grignetta, 2177 metri, abbiamo perso 374 preziosi metri di dislivello ma che mancano poco più di 600 metri per arrivare in vetta al Grignone).
Da questo momento saliamo praticamente sempre, inizialmente su un terreno un po’ friabile con l'aiuto di catene, successivamente sulla cresta erbosa dello Scudo Tremare ed arriviamo ad una fascia rocciosa maggiormente verticale ma anch’essa servita da catene.
L’ultimo tratto “catenato” è quello che, su una rampa obliqua, ci permette di scavalcare la cresta e ad aggirare, praticamente in orizzontale, lo Zucco dei Chignoli.
Da qui, finalmente, vediamo la parte rimanente del sentiero, la percorriamo fino alla bocchetta della Bassa (con bivacco Merlini annesso) e, dopo un po’ di rampe e tornanti, arriviamo al rifugio Brioschi in vetta alla Grigna Settentrionale ... alle 13,10.
Meritata pausa torta ma non si può indugiare troppo perchè è ancora lunga...
Ritorniamo al bivacco Merlini e seguiamo il sentiero che sale dal Pialeral fino al punto in cui, si devia a destra su una traccia non segnalata. La discesa lungo la Foppa del Ger avviene nel bel prato e termina nel luogo in cui sorgeva il rifugio Tedeschi. Da qui al rifugio Antonietta al Pialeral, il passo è breve. Oltrepassato il rifugio, incontriamo l’indicazione per il Pian dei Resinelli e ci inoltriamo nel bosco.
Non si può non notare il disastro compiuto dalla enorme valanga di questo inverno ... una strage di alberi che lascia tristi e sbigottiti (il video della valanga: http://www.montagna.tv/?q=node/9749). Il sentiero, sempre segnalato, scorre veloce nel bosco e ci conduce dapprima ad un torrente da guadare e, successivamente, ad una magnifica radice.
Siamo nel versante che meno conosco della Grignetta, tanto che non riesco a dare un nome ad alcun torrione.
Il percorso prosegue molto semplice e, dopo una breve salita e un tratto boscoso, ci porta su pendii più aperti. Attraversiamo il largo canale detritico del Gerone e, proseguendo nel bosco, raggiungiamo l'alpe di Mus'cera e una larga carrareccia. Qui veniamo assaliti (natualmente sto romanzando) da un gregge di capre assatanate. Arrivati ad una sbarra, con un lungo tratto quasi in piano transitiamo per ì'Alpe Cassino e i Prati della Fontana e raggiungiamo il rifugio Soldanella (ex SEM). Da qui solo asfalto fino alla macchina dopo 11 ore e 40 minuti ..... ora tre giorni alle 5 terre!
Alla prossima
Report visto  2238 volte
Immagini             

[ Clicca sulla foto per ingrandire ]
Fotoreport  Clicca qui per andare al foto-report