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   Monte Massone e Eyehorn, 06/03/2022
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Onicer  Pierpaolo   
Gita  Monte Massone e Eyehorn
Regione  Piemonte
Partenza  Alpe Loggia, Loreglia fraz. Chesio (VB)  (1107 m)
Quota arrivo  2161 m
Dislivello  1285 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Nessuno
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Buono
Commento Il desiderio di evadere da itinerari in zone già note ci porta oggi altrove, al di là del Lago Maggiore, per salire in vetta al Monte Massone, in provincia di Verbania.
Il punto di partenza è l'Alpe Loccia, borgo posto sopra la frazione di Chesio, nel comune di Loreglia. La strada per salire a Loccia, che si stacca da Chesio, è quasi tutta asfaltata, ma è stretta, ripida e con diversi tornanti, cosa che nel complesso consiglia di salire con un’auto non troppo lunga, pena il ritrovarsi a tribolare sui tornanti.
Lasciata la frazione ci avviamo su evidente sentiero per andare a prendere la larga cresta che con buona pendenza sale verso la cima della montagna.
Raggiunta la cresta, si sale perlopiù dritti. Nell’ultimo tratto tende un pochino a restringersi, ma anche con le condizioni odierne non ci sono particolari problemi a salire (la cosa diventerebbe un po’ più impegnativa nel caso ci fosse più neve).
Arrivati in cima, sterziamo a destra in direzione del Eyehorn, cima collegata al Monte Massone tramite una breve cresta. Il sentiero si mantiene al di sotto di essa e con le condizioni trovate da noi (poca neve scesa nella notte) è percorribile anche senza ramponi.
Toccata anche la seconda vetta, scendiamo a una bocchetta posta al di sotto di essa, che funge da collegamento con la lunga cresta dirimpettaia a quella di salita, che permette di raggiungere la Bocchetta di Bagnone. Questa cresta è semplice, ad eccezione dell’ultimo tratto che scende alla Bocchetta di Bagnone, decisamente ripido, anche se breve.
Arrivati alla Bocchetta, tramite sentiero segnalato scendiamo nella sottostante valle che divide le due creste, in modo da raggiungere l’Alpe Bagnone e da lì risalire sulla cresta percorsa all’andata, nel suo punto iniziale.
Arrivati all’Alpe Bagnone, secondo le cartine esisterebbero due sentieri per risalire. Entrambi compiono un semicerchio, uno a sinistra e uno a destra. Sulla cartina, quello di sinistra sembrerebbe più evidente e cerchiamo così di andare a prendere quest’ultimo. In realtà, non solo non sembrerebbe esistere, ma nel tentativo di individuarlo finiamo in un punto del bosco dove si sprofonda nelle foglie secche fino alla vita.
Compreso che tale sentiero di fatto non esiste, torniamo sui nostri passi all’Alpe Bagnone annaspando, cercando dunque il sentiero di destra, che invece esiste eccome e ci permette quindi di tornare sulla cresta iniziale e chiudere l’anello.
Da lì, non ci resta che seguire il percorso di andata per tornare al punto di partenza.
Escursione bella e in spazi aperti, specie con l’atmosfera semi invernale di oggi, nel complesso un pochino faticosa.

Foto 1: appena lasciata la cima del Monte Massone, in direzione del Eyehorn
Foto 2: sulla cresta di collegamento tra le due cime
Foto 3: in discesa lungo la cresta che scende dall'Eyehorn
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