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   Pizzo d'Alben, 27/02/2022
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Onicer  Pierpaolo   
Gita  Pizzo d'Alben
Regione  Lombardia
Partenza  Premana loc. Giabbio (LC)  (763 m)
Quota arrivo  1920 m
Dislivello  1240 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Agriturismo Malga Ariale
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo + ramponi
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Buono
Commento Oggi ci dirigiamo in Valsassina alla volta di una cima secondaria che non abbiamo mai salito, il Pizzo d'Alben.
Il punto di partenza è presso la zona industriale di Giabbio, appena sotto Premana.
Ci avviamo verso la frazione Zucco seguendo non il sentiero principale che passa da un’altra frazione, Porcile di sopra, bensì tramite un sentiero secondario, un po’ ripido, che sale dapprima nel bosco e sbuca poi nei prati della località denominata “La soliva”.
Ripreso il percorso principale, saliamo passando da Zucco e dopodiché dalla frazione Dalben.
Qui, svoltiamo nettamente a sinistra e saliamo all’agriturismo Malga Ariale.
Sempre con lo scopo di toccare al ritorno il meno possibile del sentiero percorso all’andata, saliamo all’Alpe Chiarino non tramite la via principale, ma attraverso un labile sentiero che sale più a destra diretto alla località Faggio del Piancone.
Seguendo le indicazioni in legno presenti qua e là, abbandoniamo la traccia diretta a Faggio del Piancone, piegando a sinistra verso Chiarino, sempre tramite sentierino un po’ labile.
Raggiunto l’Alpe Chiarino, saliamo in vetta al Pizzo d’Alben pestando in modo quasi regolare neve e un po’ di ghiaccio.
Raggiunta la cima, che non è l’elevazione principale ma permette alla sua croce di essere visibile dal fondovalle, proseguiamo sulla cresta in direzione di quella che a occhio è invece la cima principale. La prima parte della cresta è semplice, dopodiché la presenza di neve e di una maggiore esposizione ci inducono a mettere i ramponi per procedere in sicurezza.
Passato un traverso leggermente esposto e salita una piccola rampa su neve abbastanza dura, raggiungiamo così l’elevazione principale della zona.
A questo punto, anziché tornare indietro, scendiamo attraverso la ripida ma larga cresta che va a incrociare il sentiero che collega l’Alpe Barconcelli all’Alpe Chiarino. Il primo tratto non presenta problemi, mentre la discesa, in prossimità dell’incrocio con questo sentiero, effettua un traverso un pochino esposto su terreno innevato in cui bisogna prestare attenzione. I ramponi, e il fatto che un po’ a sorpresa la traccia sia battuta, aiutano non poco a rendere tutto più sicuro.
Raggiunto il sentiero, la via prosegue piacevole e senza problemi fino all’Alpe Chiarino.
Da qui, per fare ritorno al punto di partenza seguiamo tutti i sentieri principali evitati in salita, chiudendo quindi questa escursione interessante che nella parte alta riserva un lato più selvaggio e impegnativo.

Foto 1: la cima principale e il tratto da percorrere per raggiungerla, vista dalla croce
Foto 2: la vetta con la croce e la cresta percorsa alle nostre spalle, visti dalla cima principale. Da qui, non è visibile il traverso un pochino esposto su neve e la rampa, a destra, che abbiamo percorso per raggiungerla
Foto 3: Alpe Chiarino
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