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Cima di Dasio , 06/02/2022 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Cima di Dasio |
Regione | Lombardia |
Partenza | Strada tra i Passi di Agueglio e Cainallo LC (1105 m) |
Quota arrivo | 1510 m |
Dislivello | 770 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Discreto |
Commento | Oggi tiriamo fuori dal cassetto una escursione per noi inedita, normalmente difficilmente fattibile in condizioni innevate, ma al momento possibile visto lo scarso innevamento a quote alte e nullo a quelle medio basse, come nel caso di questo itinerario ad anello che porta a raggiungere alcune cimette in zona Passo del Cainallo, delle quali la principale è la Cima di Dasio.
Fissata la partenza più o meno a metà strada tra il Passo di Agueglio e quello del Cainallo, ci avviamo in direzione di quest’ultimo mediante una sterrata che corre parallela sopra la strada principale. Raggiunto il Passo, imbocchiamo un sentiero che sale in cresta in modo abbastanza semplice toccando alcune cimette (Pizzo del Cich, di Zirlaca e Monte La Porta). Dal Monte la Porta ci abbassiamo leggermente verso la Bocchetta di Cavedo, per poi salire un pendio ripido che porta a un livello più elevato della cresta che stiamo percorrendo. Alla fine del ripido pendio è presente un traverso a mezzacosta su terreno un po’ esposto dove bisogna stare più attenti. Arrivati sulla parte più elevata della cresta, la percorriamo per portarci sotto la Cima di Cavedo dove si erge una croce, sempre stando attenti in qualche passaggio leggermente esposto. Saliti sulla Cima di Cavedo tramite un brevissimo sentierino che si stacca dal percorso di cresta, in breve tempo ci portiamo sotto la piccola Cima di Dasio. Per andare sulla vetta, è possibile salire mediante un canalino attrezzato con catene e staffe, oppure proseguire su sentiero che effettuando un semicerchio in senso antiorario, permette di salire sulla cima senza patemi. Noi optiamo per la prima soluzione, anche per via della sua brevità. Salito senza problemi il canalino (oltre a catene e staffe, abbondano gli appoggi rocciosi) e arrivati in vetta, il sentiero prosegue sempre con lieve esposizione. Proseguiamo quindi in cresta allo scopo di raggiungere il Passo di Agueglio. Lungo questo tratto è necessario prestare un pochino di attenzione lungo un traverso provvisto di fune metallica e lungo la discesa di due ripidi tratti leggermente rocciosi, un tempo protetti con fune metallica, ma ora non più (lo si intuisce dalla presenza di chiodi, anelli e dalla fune metallica che giace spezzata a poca distanza da essi). Senza troppi problemi arriviamo dove la cresta diventa priva di difficoltà e successivamente al Passo di Agueglio. Dal Passo, percorriamo un paio di chilometri sul bordo della strada asfaltata per tornare al punto di partenza. Escursione in ambiente di bassa quota all’ombra della mole del ben più noto Grignone, ma comunque interessante e non così banale in certi punti. Foto 1: traverso un pochino esposto poco sopra la Bocchetta di Cavedo Foto 2: Cima di Cavedo sulla destra e di Dasio sulla sinistra Foto 3: breve salita sulla Cima di Dasio con catene e staffe |
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