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Monte Sodadura, 26/12/2021 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Monte Sodadura |
Regione | Lombardia |
Partenza | Pizzino fraz. Quindicina (BG) (1278 m) |
Quota arrivo | 2010 m |
Dislivello | 915 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Rifugio Nicola |
Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo + ramponi |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Dopo diverso tempo, torniamo a calcare le vie che portano in vetta al Sodadura, una montagna che regala sempre soddisfazioni escursionistiche.
Arrivati a Quindicina (fraz. Di Pizzino), ci avviamo sul sentiero che conduce al Rifugio Gherardi, pestando di tanto in tanto neve. Dal Rifugio in poi il manto si fa più uniforme e proseguiamo verso il Rifugio privato Cesare Battisti. Proseguiamo ora verso la Bocchetta di Regadur, facendo attenzione a un paio di passaggi innevati leggermente esposti. Appena prima della Bocchetta, imbocchiamo il sentiero 101 che con qualche saliscendi ci porta al Passo Sodadura. A questo punto siamo proprio sotto la rampa/cresta finale che porta in cima e per sicurezza calziamo i ramponi. Senza difficoltà, saliamo il ripido pendio fino ad arrivare sulla panoramica vetta. Scendiamo dunque dalla via normale, verso il Rifugio Nicola. Oltrepassato il Rifugio, scendiamo temporaneamente verso i Piani di Artavaggio, abbandonando la via di discesa per tagliare i pendii che scendono dal Sodadura, allo scopo di andare a prendere il sentiero denominato “Antichi Cippi Confinari”, utile per tornare al Rifugio Cesare Battisti. Una volta raggiunto, lo percorriamo un po’ noiosamente tra saliscendi e curve, a parte qualche passaggio che tagliando piccoli canali è un pochino più esposto. Tornati al Rifugio Cesare Battisti, seguiamo la via di salita per fare ritorno al punto di partenza. Foto 1: tratto leggermente esposto verso la Bocchetta di Regadur Foto 2: in salita sul Sodadura Foto 3: ...e in discesa |
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