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   Roda de Vael, 19/07/2013
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Onicer  oscarrampica   
Gita  Roda de Vael
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Passo Costalunga  (1745 m)
Quota arrivo  2805 m
Dislivello  1000 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Paolina,Roda de Vael
Attrezzatura consigliata  non necessario set ferrata,ma consigliabile
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Il giorno 19 luglio 2013 gita di gruppo con la mia associazione e dall’Albergo di Alba di canazei ci spostiamo con i mezzi al Passo di Costalunga fino a trovare sulla sinistra la stazione della seggiovia che conduce al rifugio Paolina(q.2125,h 11) da cui partiamo per salire sulla Roda de Vael,parete più che altro famosa per le imprese di Cesare Maestri. Ci avviamo in direzione nord lungo il sentiero n. 552 verso l'impressionante paretona Ovest della Roda . Arriviamo 20 minuti dopo al bivio Christomannos( q.2280) dove assecondiamo le indicazioni per il Passo del Vajolon e ammiriamo l’enorme aquila in ferro qui poggiata. Seguiamo il bellissimo sentiero di cengia che ci porta ad avvicinarci alla fumante parete giallastra. Tutti in marcia in fila indiana, chi chiaccherando, chi in silenzio, ognuno seguendo il proprio passo. Alle 11.45 arriviamo al bivio che ci porta a svoltare a destra per iniziare il canalone che ci alzerà di quota fino al Passo che divide la Roda a dx dalle rocce della Sforcella a sx. Tipico ambiente dolomitico con macereto di sassi precipitati un poco ovunque. Ci alziamo con la parete ben in evidenza che si è velata di nebbie per rendersi ancor più misteriosa. Passiamo accanto ad un masso grande come un caseggiato sopra cui si può accedere con una scala e che funge da osservatorio: ma è l’incombente parete soprastante che controlla noi! Iniziamo a salire e a mettere i piedi su un grande nevaio residuo per fortuna ben tracciato e che quindi non crea apprensioni in nessuno del nostro folto gruppo. Neppure quando si tratta di fare un traverso in orizzontale su pendio comunque non eccessivamente inclinato. Del resto don Mario guida il gruppo e assicura la protezione spirituale. Subito dopo una scaletta metallica permette di superare un saltino roccioso e poi il canalone diventa definitivamente detritico e per buon sentiero a serpentine, raggiungiamo il Passo Vajolon (q.2565,h 12.30). Il gruppo, salito sgranato si ricompatta e chi ne ha abbastanza si ferma anche per mangiare mentre io comando un manipolo di giovani volenterosi per la facile cresta attrezzata che conduce in cima alla montagna. Bellissima da qui la vista sulla cresta frastagliata della Sforcella, e dopo aver ammirato le manovre di un giallo elicottero del pronto soccorso che recupera un alpinista in parete, iniziamo a salire per il facile sentiero oltremodo garantito in alcuni punti dal cavo scorrimano. Partiamo poco prima delle 13 in direzione dell’evidente cima che svetta oltre un precedente costone roccioso e seguendo il corrimano senza bisogno di assicurarsi, velocemente (essendo arrivati a ritmo lento al passo) in 20 minuti raggiungiamo la grossa croce di vetta(q.2805, h 13.10). Atteso l’arrivo del gruppo, alle 13.30 ci concediamo la foto di gruppo in una quindicina di persone. Nel frattempo scatto foto a questo angolo meno visitato del solito in cui spiccano la bella e vicina Cima Sforcella e i padroni della zona: Catinaccio del Vajolet e d’Antermoia. Il tempo è nuvoloso e allora iniziamo la discesa lasciando l'ampia vetta inizialmente lungo l'evidente traccia di sentiero -cresta sud- poi, in discesa decisamente più ripida e nuovamente con l'ausilio di un cavo di sicurezza . Nei primi metri attrezzati si tratta di superare alcune "innocue" roccette poi alcune placchette anche con l'ausilio di una scala , a dire il vero un po' traballante, raggiungendo la sottostante forcella delle Rode( q.2600,h 14) chiusa tra la Roda di Vael e la Roda del Diavolo. Da qui ci buttiamo in discesa nel franoso canalino, attrezzato a tratti presente con spezzoni di cavo, fino ad andare a intercettare il sottostante sentiero di mezzacosta che conduce per prati al rifugio Roda de Vael(q.2280, h 15).


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