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Torrione e Cima di Fiorina, 05/09/2021 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Torrione e Cima di Fiorina |
Regione | Lombardia |
Partenza | Val Rezzo fraz. Seghebbia (CO) (1115 m) |
Quota arrivo | 1810 m |
Dislivello | 865 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Dal Monte Bregagno al Monte Camoghè, dalla Cima Pianchette al Pizzo di Gino passando per il Garzirola, sono diverse le cime che abbiamo raggiunto sopra la Val Cavargna, a confine tra l’Italia e la Svizzera. Setacciando le cartine, a questo giro riusciamo però a trovare ancora qualcosa di inedito e per noi fattibile nel Cima di Fiorina, montagna a metà strada tra quelle menzionate e il Lago di Lugano. Per rendere il giro un pelo più pepato, decidiamo di compiere un anello passando per il caratteristico Torrione.
Raggiunta la località Seghebbia, prendiamo il sentiero numero 3 barrato che sale inizialmente con pendenze modeste. Dopo un prima parte piuttosto rilassante, pieghiamo a destra seguendo le indicazioni per l’Alpe Fiorina, su sentiero ora che sale più deciso. Raggiunta la bella località dell’Alpe Fiorina, proseguiamo verso la Bocchetta del Boi. Oltrepassata la bocchetta, seguiamo il sentiero a mezzacosta che passa proprio sotto le pareti del Torrione. Raggiunta una sella in cui è possibile prendere diverse direzioni, noi seguiamo le indicazioni per la Cima di Fiorina. Dopo alcuni minuti di cammino, alcune scritte dapprima su una palina e poi su un masso indicano che è possibile proseguire verso la Fiorina, oppure andare verso il Torrione tenendo la destra. Noi optiamo per questa soluzione, camminando su sentiero a volte labile che in alcuni tratti è molto ripido, seguendo i bolli presenti qua e là. Sebbene il tratto sia faticoso ed è necessario essere prudenti, le difficoltà sono comunque contenute ed è possibile salire speditamente. Giunti a pochi metri dalla cima del Torrione, alcune indicazioni su una roccia mostrano come sia possibile salire in vetta tenendo la destra, oppure proseguire verso la Cima di Fiorina a sinistra. Dopo avere raggiunto la vetta, torniamo dinanzi a queste indicazioni per andare alla Cima di Fiorina. Dopo pochi metri, per proseguire è necessario calarsi in un canalino aiutandosi con una corda. Il salto da compiere per “atterrare” sotto è limitato a pochi metri. Individuando appoggi e appigli, aiutandosi con la corda, non ci sono troppe difficoltà. “Atterrati” nel canalino, lo si abbandona immediatamente seguendo i bolli e il sentiero, privo di difficoltà, fino alla vetta della Cima di Fiorina. Per tornare, dalla cima seguiamo un sentiero che scende alla Bocchetta di San Bernardo e poi continua in modo semi pianeggiante al Piano della Forcoletta. Da qui, pieghiamo a destra prendendo una strada sterrata, tagliandola nel bosco attraverso un sentiero che ci riconduce a Seghebbia. L’escursione ci è piaciuta molto: panoramica, non troppo impegnativa dal punto di vista fisico e con quel qualcosa in più nel renderla interessante nei pressi del Torrione. Foto 1: nei pressi del Torrione Foto 2: il sentiero che si stacca dal canalino appena sceso Foto 3: visuale verso il Torrione e il Lago di Lugano dalla Cima di Fiorina |
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