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   verso il Monte Pezza, 06/01/2012
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Onicer  oscarrampica   
Gita  verso il Monte Pezza
Regione  Veneto
Partenza  malga ciapela  (1450 m)
Quota arrivo  2200 m
Dislivello  800 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  no
Attrezzatura consigliata  abb. invernale e ciaspe
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Un brutto giorno d’inizio gennaio del 2012 ( la Befana..) esco di casa mentre mi trovo in vacanza a Caprile dato che nessuno dei miei figli ha voglia di fare 2 passi e mi decido d’andare ad esplorare la zona del Monte Pezza dove mi piacerebbe fare d’estate una cavalcata di tutte le creste che s’alzano lì intorno tra la Val Cordevole e la Val Pettorina. Salgo in auto fino a Malca Ciapela, e abbandono la statale per scendere alla stradetta che porta al campeggio dove parcheggio attorno alle 11. Appena al di là del ponte, si trova l’indicazione del sentiero del Forzelech. La salita inizia al di là del torrente subito molto ripida nel bosco per superare un tratto roccioso. Con stretti e innevati tornantini salgo rapidamente fino a sbucare nella bella radura dei Franzei, ricca di baite in legno(q.1760, h 11.45) che giacciono addormentate sotto la neve. Il Monte Alto d’Auta svetta imponente ed appuntito a destra mentre la mai montagna se ne stà a sinistra. Giro per le baite in cerca di segnali di vita che non trovo o di tracce di tempi che ormai sono passati ma ormai di questo luogo struggentemente bello rimangono solo gli scheletri in legno dei vari tabiè o stalle di cui diversi aperti. Mi nuovo silenzioso e rispettoso come un fantasma timoroso di risvegliare qualcuno con i suoi passi fruscianti nella neve fresca. Poi abbandono le tracce del passato e torno al presente dirigendomi verso F.lla Pianezze in fondo alla bella Valle di franzei e che divide la Crepa Rossa dalle Cime di Pezza a quota 2040 mt e che raggiungo sferzato dal vento e dalla neve alle 13.30. Ma il cielo ha ancora sprazzi di sereno e nonostante la visibilità non sia ottimale, decido di salire ancora seguendo le indicazioni(665) verso F.lla delle Fontane l’insellatura che divide le Cime di Pezza dall’omonimo monte. Mezz’ora dopo il cielo si è coperto e una fitta nevicata copre tutto il mondo. Solo caratteristiche rocce nere e vulcaniche rompono l’isolamento bianco e si alzano appuntite sopra di me. Pochi attimi dopo escono dalle nubi anche le Cime di Pezza con i loro severi e precipiti versanti settentrionali e davanti a me rimane l’ultimo bianco lenzuolo da risalire vs Forcella delle Fontane( q.2200, h 14) che dolce e bianca di neve attende la violenza dei miei passi che turberanno d’impronte il suo suolo immacolato. I neri torrioni del Pezza mi sovrastano e guardo incuriosito il facile pendio che risale aggirandoli. Ma c’è vento, nevica e si vede poco per cui decido di tornare sui miei passi e prendere la via di discesa. Scendo piano per una volta senza fretta godendomi ogni fiocco della dolce nevicata che m’accompagna. quando arrivo nella bellissima piana dell’Alpe Franzei nevica bene e mi riparo sotto una baita aperta a godermi la bellezza della neve che carezza imbiancandolo il capo delle baite e rendendo misterioso e indecifrabile il panorama della valle che quasi scompare dietro lo schermo dei fiocchi che si rincorrono allegri. E il mio cuore esulta di gioia. Piena,sottile,profonda. Grazie ancora Natura. Per la tua bellezza e perché accogli la pace dei miei sensi.
Foto 1 Franzei Foto 2 il Monte Pezza dalla Val Franzei Foto 3 Pezza da forcella Fontane

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