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   Creste Cavallo Pegherolo e Secco, 27/07/2006
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Onicer  oscarrampica   
Gita  Creste Cavallo Pegherolo e Secco
Regione  Lombardia
Partenza  san simone  (1500 m)
Quota arrivo  2370 m
Dislivello  1400 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  no
Attrezzatura consigliata  nulla se si riesce ad arrampicare in salita e discesa sul II° grado, altrimenti set da ferrata e corda per calate dal Pegherolo
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Tre settimane dopo la grandinata presa con cristoforo propongo a mio fratello walter di tornare a San Simone per provare ad andare sul Pegherolo, montagna molto estetica che più volte ha attirato la mia attenzione per la sua bella cima a forma piramidale che domina la vallata di San Simone. Dopo il consueto viaggio padano, partiamo dal parcheggio delle piste da sci (1500 mt).La dolomitica cresta calcarea che unisce il monte Cavallo al Pegherolo passando per il Cavallino e che andremo a percorrere,fa da sfondo ai bellissimi prati verdi sui quali camminiamo e si mostra già in tutta la sua evidenza e bellezza. Passiamo dalla baita dei Camosci(1500mt) e proseguiamo per la strada carrabile che sale a sinistra verso il P.so San Simone. Giunti in circa mezz'oretta al passo (2010 mt), svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per il monte Cavallo. Passiamo sopra alcune lingue di neve che scendono dalla sua parete rivolta a nord e alle 8.15 ci fermiamo mezz’ora in cima a fare colazione. Si sta bene e siamo saliti in maglietta ,coperti ora solo per un leggero vento, del resto siamo oltre i 2300 metri di quota. Fantastico panorama sul Disgrazia che sembra lì a due passi, sull’Arera sulla catena del Badile e quella del Bernina. Abbiamo anche una bellissima visuale della cresta che andremo a percorrere che esile scende per risalire al Pizzo Cavallino e poi unirsi al Pegherolo. Iniziamo a scendere per cresta erbosa, ma in alcuni punti già stretta e un poco esposta. Poi una crestina in discesa attrezzata con catena, in cui bisogna fare attenzione al terreno sdrucciolevole e all’esposizione. Passato questo primo tratto attrezzato continuiamo su cresta stretta e leggermente esposta, ma senza grosse difficoltà fino al Pizzo Cavallino 2220 mt dovearriviamo poco dopo le 9.30. In discesa dal Pizzo Cavallino incontriamo un secondo tratto di cresta rocciosa e superiamo un canalino attrezzato con catena in salita. Il luogo è molto bello e caratteristico perché la cresta rocciosa è veramente a filo e permette una divertente camminata/arrampicata con l’aiuto delle braccia. Scendiamo al sottostante Passo della Piodessa,da dove l’erba scompare e dobbiamo percorrere una cresta rocciosa fino in vetta. E’ il tratto l più esposto, stretto e insidioso dell’intero percorso, ma decisamente anche il più bello. Si continua quindi fino alla base della cupola sommitale del Pegherolo, dove si inizia a salire più ripidamente, e si incontrano 3 tratti attrezzati in successione. Il terzo è attrezzato lungo un alto camino di più di dieci metri, ma che non presenta grosse difficoltà per il terreno comunque molto gradinato, nonostante la verticalità. Passato il camino/diedro con passi in spaccata di II° grado(non usando le catene), siamo ormai in vista della vetta che raggiungiamo alle 10, a quota 2370. Un cumulo di neve ci tiene compagnia nelle foto di vetta mentre registriamo un video scherzoso di saluti per la mamma. Non ricordo se era già programmata la cosa o se proposi al momento a Walter di scendere dall’altra parte del Pegherolo per provare poi a risalire anche verso il Monte Secco, ma sta di fatto che alle 10.30 ci buttiamo letteralmente giù dal Pegherolo perché l’esile traccia sparisce immediatamente dopo la cima e ci troviamo tra risalti verticali, pareti inaccessibili intervallate da prati molto ripidi ed esposti. Bah, non capiamo e per perdere di quota ci infiliamo in un camino con passi ancora di II° ma questa volta in discesa. Siamo un poco al limite. Poi ancora un tratto di roccette intervallate da erbe ripide e finalmente raggiungiamo i prati e le ghiaie sottostanti la turrita testa rocciosa sommitale. A mezzogiono arriviamo al Bivio che scende verso Valleve a quota 1750: noi risaliamo invece verso la cresta del Passo del Salto a 2200mt che raggiungiamo alle 13.10. In breve all’anticima del Secco e poi alle 13.30 siamo su Cima Secco(2280). Piccola sosta e poi giù al bivio e poi fino a Valleve h 16. In autostop torniamo alla nostra auto. Grande giornata Walter. Percorso esteticamente stupefacente.
Foto 1 Walter in cima al Cavallo e verso la cresta del Pegherolo
Foto 2 discesa avventurosa dal Pegherolo Foto 3 io in cima al Monte Secco
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