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   anticima Grabiasca gen 2000, 26/06/2006
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Onicer  oscarrampica   
Gita  anticima Grabiasca gen 2000
Regione  Lombardia
Partenza  carona  (1100 m)
Quota arrivo  2700 m
Dislivello  1600 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  invernale calvi
Attrezzatura consigliata  ciaspe e ramponi
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Da pochi giorni è iniziato il nuovo millennio,il mondo esiste ancora..e non perdiamo tempo per andare a controllare che ci siano ancora anche le montagne che ne rappresentano la parte migliore.
Durante le ferie natalizie di mio fratello decidiamo di salire la sera al Rifugio Calvi.
Dopo il consueto viaggio lungo la Valle Brembana, partiamo da Carona (m.1116) che è ormai buio alle 19 del 4 gennaio. Dall'imbocco del paese seguiamo la strada a sx che indica il sentiero per il rifugio fratelli Calvi. Dopo un breve tratto occorre parcheggiamo, perché la strada è chiusa al transito. Iniziamo a camminare sulla neve alla luce delle frontali fino al bel borgo di Pagliari (10’).. Passate le affascinanti cascate di Val Sambuzza (30' dal parcheggio) si prosegue fino ad un paio di ripidi tornanti per giungere ad una baita sul margine della strada con annessa fontanella (Casa Birone). Dopo un’oretta dalla partenza ci imbattiamo in un evidente cartello in legno (con indicazioni rifugio Longo, sentiero 208). Poche centinaia di metri dopo il bivio, la pendenza diminuisce fino a camminare in falsopiano per un lungo tratto che ci conduce fino alla bella conca aperta dove si trova il Lago del Prato (1650 Mt.) Sono le 20.30 e ci concediamo una pausa di mezz’ora per mangiucchiare qualcosa e digerirla prima di andare a dormire.
Prendiamo a destra verso la diga del lago di Fregabolgia che raggiungiamo in pochi minuti di sentiero pianeggiante passando prima tra alcuni edifici. Dai piedi della diga si risale verso sinistra superando la casa del custode. Alcuni gradini ci consentono di giungere alla sommità dell’impianto idrico per proseguire ancora un poco in salita verso sinistra. Si supera una sbarra metallica e si scende a livello del lago costeggiandolo per un lungo tratto. Si cammina tra il lago alla nostra destra e alcune ripide fasce rocciose alla nostra sinistra fino ad arrivare al rifugio Calvi (m.2015) posto in splendida posizione al centro di una bellissima conca circondata da alcuni dei più frequentati monti della zona (Aga, Poris, Grabiasca, Madonnino, Cabianca, Vallerossa, Monte dei Frati, ecc...),di cui noi intravediamo le masse scure nella notte stellata. Sono le 22.15 e ci prepariamo, dopo esserci cambiati, per il meritato sonno. L’indomani sveglia alle 7 e alle 8 dopo colazione usciamo, la giornata è tersa, il freddo pungente,condizioni ideali per la nostra salita. Dal rifugio ci portiamo in pochi minuti in discesa sulle sponde sinistre del grazioso laghetto Rotondo che s’intuisce appena nel candore bianco che tutto avvolge e prendiamo la direzione del lontano Passo di Valsecca.
Scesi in una valletta, la risaliamo poco dopo fino a sbucare nei pressi di una rude baita in pietra. Davanti a noi fanno splendida mostra di loro il Diavolo di Tenda ed il Diavolino e la mole ‘possente’ del Grabiasca che incute nel buio e silenzio del mattino un certo timore e che divide per un lungo tratto la Val Brembana dalla Val Seriana. Salendo ancora nella neve indurita, andiamo a puntare un vallone marcato ed ampio che abbastanza ripido, conduce al Passo Grabiasca (2.463 m). Arriviamo all’inizio del canalone alle 9.30 e un’ora e mezza dopo al Passo. Da qui seguendo la cresta meridionale arriviamo a mezzogiorno alla piccola croce di ferro dell'anticima (2670 metri di quota), che allora confondemmo con la cima che appariva sì un poco più alta (2705 m.) ma che era senza croce. Sostiamo al sole per un’ora a raccontarcela e godercela nel mangiare nel silenzio e nella solitudine più assoluti. Il panorama è immenso su tutta la montagna bergamasca e il gruppo del Bernina. Addocchio il proseguimento della cresta vs il Poris…ma oggi c’è troppa neve…sarà per un’altra volta…. poi scendiamo alle 14.30 ci fermiamo un oretta al sole del Calvi e alle 17 siamo nuovamente a Carona.
Foto 1Grabiasca e il canalone vs il passo Foto2 io e walter sull’anticima
Foto3 Grabiasca e la sua anticima

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