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   Tre Confini - Punta Stefania - Cimone per cresta, 26/10/2019
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Onicer  Beps65   
Gita  Tre Confini - Punta Stefania - Cimone per cresta
Regione  Lombardia
Partenza  Valbondione  (900 m)
Quota arrivo  2824 m
Dislivello  2100 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Curò
Attrezzatura consigliata  Da escursioni. Spezzone di corda 20m
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Decidiamo di trascorrere 2 giorni tra i colori dell’autunno nella conca del Barbellino con pernottamento al Curò, domenica al Rifugio abbiamo appuntamento con alcune decine di amici per il pranzo del XXI raduno del gruppo facebook Orobie Trekking. Partiamo alle 8 da Valbondione, una volta al rifugio depositiamo le cose per la notte, è tardi ma decidiamo comunque di puntare alla val Cerviera, direzione passo del Bondione per tentare la salita a Punta Stefania, Poco o nulla si trova nel web inerente a questa bella cima che se si sale da Lizzola non passa inosservata. Arrivati al Passo, breve salita al Tre Confini e subito ritorno al passo, scendiamo su sentiero fino ad arrivare all’inizio della bella cresta, la roccia non sempre buona, nei tratti (molto aerei) spesso è discreta, aggiriamo solo un grande torrione sulla destra scendendo qualche metro e subito su, in poco tocchiamo la cima. Breve sosta in vetta, con attenzione ritorniamo da dove siamo arrivati, un primo scivolo di roccia davvero brutta (c’è un cordino per eventuale calata) poi con calma siamo un'altra volta verso il passo, da qui per cresta all’inizio camminabile puntiamo verso un grande gendarme che sembra sbarrare la strada verso il Cimone, lo aggiriamo a sinistra con diversi tratti su infido "sentiero" erboso e scivoloso e roccia marcia, una volta raggiunta la breccia, in poco con facile arrampicata (II), raggiungiamo il primo cupolone, sorpresa! Sul lato opposto un grande altipiano con sentiero bollato e diverse possibilità di rientro sia in Val Cerviera sia verso Lizzola, proseguiamo la nostra gita, ancora qualche roccetta da attraversare con attenzione e siamo in vetta al Cimone. Senza fretta scendiamo nella valle completamente deserta, i numerosi laghetti fanno da specchio alle cime che man mano prendono i colori del tramonto.
Per l’intero giro non abbiamo usato nulla, avevamo per precauzione uno spezzone di corda e qualche cordino, se fatto in giornata come l’amico Ivan, meglio da Lizzola toccando così anche la cima del monte Pomnolo.
Foto 1 – Di ritorno da punta Stefania
Foto 2 - Sul primo Cupolone verso il Cimone
Foto 3 – Traversata del Cimone dal laghetto di Valcerviera
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