|
|
|
|
|
|
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||
| Monte Berlinghera, 25/08/2019 | Tweet |
Inserisci report
|
|
| Onicer | Pierpaolo
|
| Gita | Monte Berlinghera |
| Regione | Lombardia |
| Partenza | Gera Lario loc. San Bartolomeo (CO) (1200 m) |
| Quota arrivo | 1930 m |
| Dislivello | 800 m |
| Difficoltà | EE |
| Rifugio di appoggio | Nessuno |
| Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo |
| Itinerari collegati | nessuno |
|
|
| Condizioni | Mediocri |
| Valutazione itinerario | Discreto |
| Commento | Il meteo un po’ instabile sulle Orobie ci porta oggi a cercare mete più sicure, e nel caso odierno il Monte Berlinghera è una di queste. Come sempre mossi dall’idea di compiere un giro ad anello, da uno sguardo alle cartine la cosa parrebbe possibile anche in questo caso.
Posteggiata l’auto nella frazione San Bartolomeo, teniamo la destra e prendiamo una strada sterrata che si svolge inizialmente nel bosco e porta verso l'alpe Derschen. Raggiunto l’alpe, continuiamo la salita in spazi più aperti alla volta dell’Alpe di Pero, fino ad arrivare a un colletto che separa due “mondi”, quello più docile che abbiamo appena percorso e quello più impervio che ci attende. Sulle prime rimaniamo interdetti da ciò che ci si para davanti, perché il percorso da qui in avanti sembra in effetti decisamente più ostico. La traccia di sentiero, prima sempre ben visibile, tende a sparire nei ripidi pendii che scendono dal Monte Berlinghera. Con una certa circospezione avanziamo perciò a piccoli passi per cercare di capire dove andare, anche perché le cartine interattive in nostro possesso mostrano che il percorso dovrebbe svolgersi proprio dove a una prima occhiata non sembrerebbe possibile. Invece, dopo uno “studio” attento del pendio, riusciamo a individuare i passaggi migliori, in alcuni tratti un po’ esposti. La traccia di sentiero a volte riappare in modo poco convinto, per poi sparire nuovamente. Superati i tratti un po’ esposti, saliamo ripidamente fino a raggiungere i ruderi dell’Alpe di Pero. Continuiamo la salita, sempre ripida, fino a prendere la cresta nord est del Berlinghera, sul cui tratto iniziale riappare in modo più convinto la traccia di sentiero che ci permette di continuare a tenere un buon passo. Dopo circa dieci minuti di camminata in cresta non difficoltosa, le cose si complicano notevolmente nei pressi di una selletta. Da qui in avanti la cresta diventa infatti rocciosa, severa e molto esposta. Non c’è inoltre ombra nei di bolli, né di una parvenza di traccia. Dubbiosi sul da farsi, seguiamo un’altra traccia, che pare essere fatta dalle capre e che taglia i pendii rivolti a nord del Berlinghera. Non seguiamo più insomma quella riportata sulle cartine, che dovrebbe in teoria svolgersi sulla difficile cresta, bensì seguiamo tale scorciatoia allo scopo di riuscire a collegarci con la via normale. Questa è ormai l’unica possibilità rimasta per riuscire ad arrivare in vetta, perché in caso di fallimento non potremmo fare a meno di rinunciare. Nonostante qualche difficoltà, l’azzardo paga e riusciamo così a raggiungere la via normale nella sua parte conclusiva. Per arrivare in vetta la seguiamo quindi comodamente. Per scendere, prendiamo il sentiero della cresta sud, che a metà strada piega a destra e conduce all’alpe Pescedo. Da lì, tramite la strada sentiero, facciamo ritorno a San Bartolomeo. Siamo quindi riusciti a salvare in extremis il completamento dell’escursione, che nella parte terminale di salita è molto più complicata di quanto potessimo immaginare. Foto 1: sopra i ruderi dell'Alpe Pero Foto 2: l'impossibile cresta nord est Foto 3: vetta |
| Report visto | 2238 volte |
|
|
|
|
| Immagini |    |
| Fotoreport | |
|
|
|
|