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Laghetti della Valli, di Val Asinina, di Valbione e del Venerocolo, 11/08/2019 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | luca.trovesi |
Gita | Laghetti della Valli, di Val Asinina, di Valbione e del Venerocolo |
Regione | Lombardia |
Partenza | Schilpario (1124 m) |
Quota arrivo | 2441 m |
Dislivello | 1590 m |
Difficoltà | E |
Rifugio di appoggio | Nessuno, tanta acqua sul percorso |
Attrezzatura consigliata | Tenda, viveri e vino |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Queste premesse, a mio parere, rappresentano il vertice dell'escursionismo vicino a casa: avvicinamento pomeridiano, notte in tenda, buona bevuta, tanta acqua e altrettanta tranquillità.
Così io e Thelma partiamo con tutta calma da Schilpario alla volta dei Laghetti delle Valli. Montiamo la tenda in un'amena piana sulle rive del lago più grande alle pendici del Monte Gaffione (2028 m), ci laviamo nelle tiepide acque del bacino e attendiamo che i nostri amici ci raggiungano per un saluto (hanno concluso il medesimo giro ma al contrario). Pazientemente prepariamo la cena, beviamo una sufficiente quantità di vino e andiamo a coricarci. Il mattino la giornata è bellissima: tempo di cacciare fuori la testa e le nebbie sono già arrivate. Alle 10.30 dopo essere tornati a dormire, zaini in spalla cominciamo a camminare scommettendo su quale laghetto abbia le acqua più limpide: vinceranno i laghetti di San Carlo che, complice anche la soave cornice, catturano le nostre simpatie. Di lamponi e mirtilli ne abbiamo lasciati pochi durante la discesa dalla valle del Venerocolino. Bellissimo giro! |
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