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Etna (con botto finale), 02/07/2019 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | corbe |
Gita | Etna (con botto finale) |
Regione | Altro |
Partenza | Rifugio Citelli (1740 m) |
Quota arrivo | 3393 m |
Dislivello | 1800 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Rif. Citelli |
Attrezzatura consigliata | normale da trekking utili le ghette |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Avventura sull'Etna.
Dopo aver lasciato le Eolie dove ho partecipato al matrimonio di mio nipote. Riprendiamo il nostro viaggio in Sicilia, Visitiamo le gole dell'Alcantara, niente di particolare e troppa gente. procediamo il viaggio alla volta dell'agriturismo La Caraffara in comune di Sant'Alfio simpatico luogo gestito in modo spartano e con buona la cucina. Il mattino successivo raggiungiamo in auto il rif. Citelli dove é possibile salire direttamente sull'Etna. Considerata la via più selvaggia e di maggior dislivello quindi poco frequentata. La via più nota e dal mio punto di vista meno interessante parte dal rif. Sapienza. Per questo motivo non ho incontrato alcun escursionista su l'intero percorso. Dapprima si risale un sentiero ben tracciato sino a quota 2400. Oltre si prosegue in cresta molto instabile sino a raggiungere il monte Dineri ravanando tra sassi e ceneri. Giunto su questa prima cima con una leggera discesa si raggiunge l'osservatorio e un pianoro lunare che percorro correndo per riprendere il versante che conduce alla cono principale quello di N.E. nessuna traccia, ravanata infernale tra cenere lapilli, zizgando tra infide fumarole. Giungo, così, al bordo del cratere. Nessuno in zona, densi vapori risalgono la bocca del cratere. Più tardi vengono a conoscenza che la zona é interdetta e me ne rendo personalmente del perchè. Foto di rito, ottimo panorama, inizio la discesa a grandi passi ed in breve raggiungo il pianoro lunare, risalgo nuovamente verso l'osservatorio, dove incontro alcuni membri dell'istituto di vulcanologia che con fare sospetto mi salutano quasi chiedendosi cosa facessi nei paraggi vista l'interdizione. Non bado alla loro perplessità e riprendo la salita verso la cima Dineri. Da qui mi getto a capofitto sulla calata lavica (ceneri e lapilli) sino quasi al rifugio soffermandomi di tanto in tanto per togliere l'accumulo di cenere nelle scarpe. Tempo totale A-R- meno di 4 h. Giunto al rifugio ritrovo Marisa che nel frattempo ha percorso le falde lussureggiante dell'Etna. Sostiamo per un meritato riposo al cospetto di sua maestà e mentre sorseggiamo una bibita.....Spettacolo.... dal cono dove mi trovavo esattamente 1 ora e mezza prima osserviamo un'eruzione con lancio di ceneri e lapilli sino ad una altezza di 500 m., era dal mese di maggio che non succedeva. Non oso pensare se avessi ritardato la discesa. Bene, nonostante l'avventura andata a buon fine, riprendiamo il nostro itinerario che prevede il trasferimento alle Madonie dove ci attende una escursione la Pizzo Carbonaro il culmine di queste amene montagne 1979 m. Gita semplice e rilassante. F. 1 Q. 2400 ca. F. 2 Bocca del cratere F. 3 Eruzione |
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