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Cop di Breguzzo, Cresta Nord, 23/02/2019 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | cri |
Gita | Cop di Breguzzo, Cresta Nord |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Ponte Arno Val Breguzzo (1150 m) |
Quota arrivo | 3301 m |
Dislivello | 1850 m |
Difficoltà | F |
Rifugio di appoggio | trivena |
Attrezzatura consigliata | ciaspole, ramponi, piccozza, eventuale spezzone di corda per la cima |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Quando sali certe montagne che richiedono un certo impegno fisico, dettato da lunghezza e dislivello, il commento finale a fine giornata é: l'ho fatto una volta e puo' bastare!
Tuttavia non é stato cosi per questa montagna! Averla percorsa in veste estiva mi ha consentito di dosare le energie, dal momento che conoscevo il percorso e soprattutto perche rispetto ai miei soci la salivo con le ciaspole! Qualche sguardo un po' perplesso di gente che ho incontrato lungo il percorso (ah,ah) é stato sufficiente per capire quanto fossi pazza! Un itinerario completo fatto di dislivello, sviluppo in un ambiente grandioso ed una cresta per me non banale che ha dato quel pizzico di pepe in più alla gita. Rispetto al percorso estivo si differenzia, una volta raggiunta la piana di Redont a quota 1.970 m, per l'accesso alla piana superiore mediante la val del Vescovo percorrendo un canaletto di circa 50m attrezzato a metà di esso con un cavo metallico, che agevola la salita e la successiva discesa. La parte superiore dell'itinerario, ovvero da quota 2.200 m circa, si svolge lungo pendii ampi che splancano la vista sulla meravigliosa valle, teatro aihmé della prima guerra mondiale. Una volta giunti alla base del canalino da cui parte la via verso la cima, abbandoniamo sci e ciaspole e con ramponi e piccozza affrontiamo l'ultima parte di percorso in cresta. Passaggi agevolati dalle numerose pestate ma che in un paio di punti, vista l'esposizione, richiedono passo fermo e calma (in discesa utilizzeremo la corda per mia maggiore sicurezza). Lo spettacolo non mi era nuovo dal punto trigonometrico, sapevo che il balcone sul Carè Alto e l'Adamello non aveva eguali, ma con la neve acquista quel senso di magico in più. La discesa avverrà per mia fortuna molto velocemente vista l'ottima consistenza della neve, giusto remollata di poco che mi ha consentito di non far perdere troppo tempo ai miei soci...... Una bella merenda alla bergamasca é quello che ci voleva per ripristinare le energie abbondantemente spese. Un grazie alla bella compagnia: Fedora, Lidia,Furbo, Riki, Michele e socio,Sergio, Cristian,Enea ed un saluto a Demis e soci incontrati sul percorso. Foto: 1 la piana di Redont e l'accesso a sx verso la valle del vescovo foto 2: parte alta della cresta Foto 3: discesa dalla vetta |
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