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   Monte Trabucco, 13/01/2019
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Onicer  Pierpaolo   
Gita  Monte Trabucco
Regione  Lombardia
Partenza  Campolaro (BS)  (1425 m)
Quota arrivo  2228 m
Dislivello  900 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Bivacco del Pastore Rasmulì
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo + ramponi
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Accettabili
Valutazione itinerario  Buono
Commento A novembre fummo respinti a sorpresa dalla chiusura della strada che sale a Campolaro, a causa della strada sbarrata per via del pericolo di una frana. Stavolta, accertata la sua riapertura, ci riproviamo, nonostante non pensassimo che la cosa sarebbe potuta essere possibile a gennaio. Ma visto che le precipitazioni nevose latitano, l’itinerario può essere fattibile anche ora.
Parcheggiata l’auto nei pressi di un tornante, prendiamo il sentiero lì presente (denominato Irene Gatti) che nel primo tratto sale dolcemente e panoramicamente a mezza costa.
Nei pressi di una decisa svolta a destra la musica cambia all’improvviso e le pendenze di salita diventano sostenute con costanza.
Di fatto, a eccezione di alcuni brevi tratti, si va avanti così fino in cima. Gli ultimi duecento metri noi li affrontiamo ramponi ai piedi, perché un sottile strato di neve ma spesso duro non ci fa sentire sicuri.
Raggiunta la panoramica vetta, scendiamo dalla cresta quasi opposta a quella di salita, dal momento che abbiamo l’intenzione di compiere un giro ad anello. Questa cresta è sempre agevole e mai esposta, godibile senza patemi.
A un certo punto, più o meno nel momento in cui il percorso su tale cresta torna a salire, la abbandoniamo per scendere attraverso una valletta, seguendo una labile traccia che via via diventa più visibile e ci permette di raggiungere una Malga posta all’imbocco di una valle che scende dal Monte Frerone.
Dalla Malga proseguiamo per un sentiero a mezza costa e la nostra attenzione è colta da quattro escursionisti che sono intenti a salire per il pendio erboso e costellato di pini mughi alla nostra destra. Li attendiamo per sapere da dove provengano e così veniamo a sapere della presenza nelle vicinanze di un Bivacco (del Pastore Rasmulì). Lasciamo così il nostro percorso originario e scendiamo dunque da dove loro sono saliti, prendendo un sentiero che in breve tempo di porta al suddetto bivacco.
La scelta è giusta nonché fortunata, perché alcune persone poco prima di noi hanno acceso la stufa dentro al bivacco (moderno, funzionale e provvisto di generi alimentari), così possiamo scaldarci mentre ne approfittiamo anche per farci un caffè.
Lasciato il grazioso bivacco, proseguiamo lungo il sentiero che porta al Rifugio Bazena.
Dal Rifugio prendiamo un sentiero che, anziché seguire la strada, si tuffa nel bosco. Questo sentiero è costellato di alberi abbattuti dalla furia della tempesta autunnale e, specie nel primo tratto, e necessaria qualche deviazione per aggirare i tronchi.
Senza grandi problemi continuiamo a scendere, facendo attenzione alla neve ghiacciata che è presente in molti punti del percorso.
Tornati a Campolaro, chiudiamo quindi questa escursione meritevole e che non pensavamo avremmo potuto compiere così poco dopo tempo il fallimento di novembre.

Foto 1: in vetta al Monte Trabucco
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