Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Craper di Stracciola m 2542, 01/12/2018
Inserisci report
Onicer  RAGO   
Gita  Craper di Stracciola m 2542
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Strada per Malga Rosa - Villa Rendena  (1450 m)
Quota arrivo  2542 m
Dislivello  1100 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  nn
Attrezzatura consigliata  Piccozza, ramponi
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Non sono zone da percorrere adesso con gli sci, anche se sarebbero stati utili per non sprofondare troppo sui pendii nord nella parte alta. Memorizzato un vecchio report http://thetop.it/index.php?page=view_abs&n_abs=20211&visto=yes, andiamo a darci un'occhiata in previsione di una futura gita scialpinistica. Un po' di confusione sulle cartine, in rete, ma anche nei cacciatori locali sui toponimi, che (se non abbiamo capito male in occasione di una precedente salita) indicano questa cima, punto di cresta individuato da una vecchia croce in legno tenuta insieme da cordini, anche con il nome di Cima di Laghisol, riservando il nome di Craper al vicino nodo di cresta più a E che separa e si affaccia sulle vallette di Laghisol, Valsorda e Val di San Valentino. Da Villa Rendena per strada verso Malga Rosa (divieto forestale B a 1250 m circa), si prosegue per stradina innevata interrotta da numerosi abeti schiantati dal recente disastroso vento, non conoscendo la zona ci portiamo verso il fondo della valletta (ok per gli sci, la traccia di sentiero che seguiremo poi in discesa passa un po' più in alto tagliando i fianchi del Monte Rosa) per sbucare nel ripiano del bellissimo baito a m 1866. Saliamo al piccolo Lago Valsorda, fin qui per fortuna su traccia di due cacciatori, poi per ripido pendio con neve profonda in direzione Bochet di Valsorda dove passa il sentiero 225 e che separa questa valletta da quella di Laghisol. L'ultimo tratto è caratterizzato da un'ampia conca ingombra di enormi massi che dobbiamo attentamente aggirare pena pericolosi sprofondamenti, un ultimo ripido breve canale ci fa sbucare finalmente al sole, poi in diagonale ascendente sul ripido pendio erboso S con poca neve collosa raggiungiamo facilmente la croce di questa vetta, bella panoramica soprattutto sul lato SE del Caré Alto, verso W prosegue il Coston di Cunella, con cime più alte, e verso SW le vette dell'alta Val di Breguzzo. La bellezza della rapida discesa in neve profonda ci ripaga della gran fatica della salita. Sicuramente un'ottima scialpinistica.
Report visto  2239 volte
Immagini             

[ Clicca sulla foto per ingrandire ]
Fotoreport