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   PIZZO DI PRATA, 22/09/2018
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Onicer  maurizio1972   
Gita  PIZZO DI PRATA
Regione  Lombardia
Partenza  Pratella  (999 m)
Quota arrivo  2727 m
Dislivello  2060 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  Da escursionismo
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Una ravanata epica… la cima ha uno stupendo panorama, che ancora non so dire se valga la faticaccia. Con Laura e Alessandro partiamo da Pratella (1000mt) alle 8.10 dopo aver preso chiavi di accesso e pagato permesso di 8 euro al bar Nandino di Prata Camportaccio.
Il percorso si può dividere in 4 sezioni:
1) la salita fino alla croce di Matra e oltre fino al punto della cresta dove bisogna traversare a Sud: salita su ottima traccia ben bollata, in un bellissimo bosco. Il percorso da Pratella non è subito evidente ma, trovato il sentiero, si sale bene, cercando di evitare diramazioni secondarie. La salita è ripida e si prende quota velocemente, soprattutto prima della croce di Matra (1800mt circa), stupendo balcone panoramico sulla Valchiavenna. Successivamente si sale lungo la cresta Ovest del monte Matra. Ad una selletta (2000mt circa) non proseguire diritti poiché la traccia sale al Monte Matra. Inizia a dx la traversata sul versante Sud/Ovest del Matra.
2) La traversata sul versante Sud/Ovest: due o tre bolli in tutto, traccia evanescente in molti tratti, inerbata o chiusa da ginepri e rododendri. Alcuni ontani costringono a procedere come in una jungla, facendosi largo tra i rami fitti. Si perde quota 3 volte (quasi 150mt) per attraversare coste ripide e canali. Alla fine della traversata ci si trova poco più alti della quota iniziale. Si avanza lentamente perché, nonostante il gps, non si è mai sicuri di essere sulla retta via. Bastano pochi metri fuori traccia e inizia il calvario che mette a dura prova fisico e morale. L’ultima sella prima del Canale della Porta permette di ammirarlo nel suo sviluppo. Ci si abbassa fino ad intercettare il fondo di un canale che precede quello giusto; si traversa in salita su cengia erbosa fino all’ingresso del Porta.
3) il canale della Porta: bello, perché finalmente non si hanno dubbi sulla direzione e perché ci si diverte ad arrampicare. Occhio ai sassoni mobili, perché qui passa pochissima gente e la traccia non si assesta. I primi salti sono da arrampicare con modeste difficoltà che forse raggiungono il II°. Infine un tratto attrezzato precede l’uscita del Portone (2240mt) che ci consegna al versante Sud del Prata.
4) Dal Portone fino in vetta salgo solo: "dai torno subito", ovvero, quando pensi di essere arrivato e ti rendi conto che gli ultimi 500 metri di dislivello non sono come quelli che separano il bivacco Cà de legn dalla cima del Legnone… La traccia sale su “paiusa” ripida traversando verso dx e poi a sx. (in alcuni punti non è per nulla evidente anche se qualche bollo c’è). Si può salire anche dritto per dritto fino a scavallare la prima sella… e qui si capisce che ancora non ci siamo: altro vallone da traversare (provo a seguire la cresta divertente, ma poi diventa meno simpatica e quindi disarrampicando mi riporto sottocresta). Finalmente si giunge ad una nuova sella e qui intercetto la cresta Ovest e non la mollo fino in vetta (si potrebbe stare bassi su cengia erbosa, ma sebbene esposta, la cresta ha ottima e solida roccia). Dopo 6 e mezza sono in cima… niente sosta perché i soci mi aspettano al Portone e sta salendo anche foschia dal fondovalle.
Compagni super: ognuno ha dato il suo contributo nell’orientarsi e procedere al meglio. In discesa procediamo bene, meglio che in salita, ma arriviamo comunque praticamente col buio. Attenzione anche al gps che non sostituisce buone capacità di orientamento ed intuito nel trovare la via migliore. In alcuni casi (canali e fitto bosco) il gps può sballare qualche metro, cosa che non è assolutamente indifferente su percorsi così infidi (ci siamo persi la traccia 2 volte), dove le tracce di passaggio di animali si confondono con quello che dovrebbe essere il sentiero… Raccomando prudenza se non si è avvezzi a percorsi in cui si sale a vista e in ambiente selvaggio. Ci premiamo con cena a Piuro e birra artigianale (birra GRUF, il nome suggerisce un’altra avventura wild)
Foto 1 - Canalone della Porta
Foto 2 - Cresta finale
Foto 3 - Vetta
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