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   Diavolino e Pizzo del Diavolo di Tenda, 12/09/2018
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Onicer  Zeno   
Gita  Diavolino e Pizzo del Diavolo di Tenda
Regione  Lombardia
Partenza  Carona (Valle Brembana)  (1100 m)
Quota arrivo  2914 m
Dislivello  2000 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Rifugio Calvi
Attrezzatura consigliata  Normale attrezzatura da arrampicata orobica facile (casco), utile una corda per i meno sicuri.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Ormai è quasi un anno che siamo d’accordo con l’amico Oliviero di salire insieme al Diavolo di Tenda; finalmente è arrivata l’occasione. Lui ci dice che vuole salire dalla via “classica” e solo lungo il sentiero per il rifugio Calvi capiamo però che con “classica” intende la traversata dal Diavolino e la Cresta Sud. Ben contenti di percorrere questa salita rispetto alla Via Normale raggiungiamo il Passo di Valsecca in una splendida mattinata tersa con clima piacevole. Da qui mi lego insieme ad Oliviero per infondergli un po’ di sicurezza visto che viene da una recente operazione all’anca. Nonostante alcune titubanze iniziali la salita si svolge nel migliore dei modi ed alle 15 siamo sulla vetta del Diavolo soddisfatti per la realizzazione ma ancora di più per la gioia, l’entusiasmo ed i racconti che Oliviero ci ha regalato durante tutta la giornata.
Decidiamo di scendere a valle senza passare dal rifugio Calvi ma puntando al Lago della Cava (Cavasabbia) lungo la Val Camisana, il percorso richiede un po’ di intuito visto che la traccia è labile ma è molto più diretto e offre degli scorci davvero insoliti e nuovi anche per chi pensa di conoscere già bene la conca delle sorgenti del Brembo.
Alla baita dell’Armentarga troviamo un prezioso passaggio in jeep da una coppia di Carona che molto gentilmente ci allevia la fatica del rientro.
Con Luca, Daniele ed il mitico Oliviero: pedalatore e giramondo di Petosino (www.bonfantioliviero.com).

Mòla mia, leù!
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