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Bivacco Leonessa, Valnontey, 30/08/2018 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Zeno |
Gita | Bivacco Leonessa, Valnontey |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | Valnontey (1660 m) |
Quota arrivo | 2940 m |
Dislivello | 1300 m |
Difficoltà | E |
Rifugio di appoggio | Casolari dell'Herbetet |
Attrezzatura consigliata | Normale attrezzatura da escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Il nostro compagno di corso Gabriele si trova per alcuni giorni in Valnontey con la sua famiglia e ci propone di recarci lì per passare del tempo in compagnia visitando questa splendida valle alpina.
Marta, Maria, Arianna, Pietro ed io lo raggiungiamo dunque nel pomeriggio di mercoledì 29 agosto e ci addentriamo tutti insieme nella valle montando due tende nei pressi del torrente a circa 1800 metri di quota. Il giorno successivo infrattiamo le tende ed il materiale in esubero e ci avviamo lungo il fondovalle risalendo poi il versante sinistro orografico. Durante la salita abbiamo la fortuna di avvistare e riconoscere grazie all'occhio esperto di Arianna un esemplare di Gipeto (3 le coppie presenti nel parco di tale splendido avvoltoio). Raggiunto il Bivacco Leonessa posto su uno spettacolare balcone panoramico e meta della nostra escursione, passiamo il pomeriggio a cucinare, mangiare e scalare sui massi intorno al bivacco. A serata inoltrata raggiungono la struttura anche Paola ed Andrea, coppia di attori piemontesi con cui stingiamo in breve amicizia. A differenza di noi non sono molto riforniti di cibo e con piacere allora ci rimettiamo a cucinare condividendo con loro una seconda cena. Prima di dormire ci ricompensano con una lettura davvero sentita ed emozionante del celeberrimo canto V dell’inferno dantesco. Al mattino ci salutiamo: Paola ed Andrea riprendono il loro trekking di più giorni mentre noi ridiscendiamo a valle con l’idea di arrampicare nel pomeriggio alla falesia di Montestrutto posta sul fondovalle valdostano. Il sopraggiungere della pioggia ci nega tale possibilità e non ci resta che salutarci pronti per la prossima avventura. Mòla mia, leù! |
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