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Monte San Primo, 13/05/2018 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Monte San Primo |
Regione | Lombardia |
Partenza | Veleso (CO) (886 m) |
Quota arrivo | 1682 m |
Dislivello | 900 m |
Difficoltà | E |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Accettabili |
Valutazione itinerario | Discreto |
Commento | A distanza di cinque anni decidiamo di tornare sul Monte San Primo, uno dei balconi panoramici più suggestivi sul Lago di Como. Questa scelta è dipesa in larga parte dalle previsioni meteorologiche, che per la giornata odierna mostrano come già dal mattino il settore orobico e in parte quello alpino siano soggetti a instabilità con rovesci e qualche temporale. La zona del basso Lario sembra invece potere essere meno interessata da tale fenomenologia e dunque l’idea di correre meno rischi in questo senso non può che essere assai gradita. Rispetto all’escursione effettuata anni addietro, l’unico punto in comune dell’uscita odierna è la sola vetta.
Ci prefissiamo infatti l’idea di compiere un giro ad anello e per potere fare ciò partiamo dalla località di Veleso, posta circa 8 chilometri di strada dopo la Colma di Sormano. Seguiamo le indicazioni per l’Alpe Colmenacco e camminiamo per un lungo tratto sulla strada per buona parte asfaltata, fino a giungere in località Monti di Erno. Da qui, imbocchiamo finalmente un sentiero che si inoltra nel bosco e sale regolare raggiungendo una sella posta tra il Monte Colmenacco a sinistra e la cresta che porta al Monte San Primo a destra. Visto che la deviazione per il Colmenacco ci costa in termini di tempo solo una quindicina di minuti tra andare e tornare, optiamo per la puntatina su questa panoramica cimetta. Fatto ritorno alla sella, camminiamo in direzione della cresta. Per raggiungerla, bisogna prima salire attraverso un sentiero abbastanza ripido, reso scivoloso dal terreno fangoso. Raggiunta la cresta possiamo tirare un po’ il fiato e proseguire con meno affanno. Nel frattempo teniamo sotto controllo il cielo, che sebbene mostri segni di instabilità diffusa, pare non riuscire a produrre nuvole in grado di potere scatenare un rovescio o un temporale. Proseguiamo quindi sulla facile cresta, alternando tratti in salita ad altri in breve discesa. Dopo un ultimo strappo arriviamo sulla vetta, senza però potere gustare il noto panorama che offre per via della nuvolosità bassa molto diffusa. Per fare ritorno optiamo per una discesa abbastanza diretta tramite la cresta sud. Appena sotto la cima il sentiero da seguire non è visibile, ma perdendo gradualmente quota tende a essere sempre più evidente. Si scende su terreno abbastanza ripido ma non difficile, fino ad entrare in un bel bosco dove a corredo del sentiero sono disegnati sugli alberi alcuni bolli rossi. Si continua a scendere seguendo il tracciato che, nei pressi di alcune abitazioni, termina lasciando il posto a una stretta strada asfaltata. La seguiamo e facciamo così ritorno a Veleso, appena in tempo prima di un bel rovescio di pioggia. Il giro ad anello è molto suggestivo, specie sui tratti in cresta, ma andrebbe percorso in condizioni di visibilità migliori di quelle trovate da noi oggi. Foto 1: sul Monte Colmenacco Foto 2: cresta verso il San Primo Foto 3: vetta del San Primo |
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