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   Monte Chaberton (bike & hike), 18/10/2017
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Onicer  cri   
Gita  Monte Chaberton (bike & hike)
Regione  Piemonte
Partenza  Fenils  (1300 m)
Quota arrivo  3130 m
Dislivello  1900 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  Bici e macchina fotografica
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento viste le gradevoli temperature e queste giornate davvero terse decidiamo di far visita ad una montagna famosa per il suo forte e batteria della seconda guerra mondiale..
Non si tratta di una montagna proprio vicino a casa, serve infatti una giusta dose di buona volontà ad alzarsi presto e soprattutto a percorrere quasi 540 km di auto (a/r) ma sicuramente a gita terminata il commento è stato unanime "è stata una bella scelta"!
Ci troviamo nell'alta val di Susa, quasi a confine con la Francia, vicino al colle di Monginevro e più precisamente a Fenils, paesino di pochissime anime da cui parte il nostro giro ad anello con le bici.
Un giro di circa 35 km, 1900 m di dislivello totali, che ci ha permesso di osservare tutte le montagne del Delfinato, il lontano Monviso, il Monte Bianco e il Rocciamelone da poco salito.
La strada militare che parte dopo circa 200 m dal paese e conduce al colle di Chaberton non è interamente pedalabile (discordanti i report trovati in rete) per via del fondo disconnesso, esso infatti rende molto difficoltoso rimanere in sella, pedaliamo fin dove riusciamo e poi via di spinta.
Sarà cosi da 2000 m a 2750 m,dove decidiamo di abbandonare le bici e raggiungere la vetta a piedi.
Visitiamo il forte presente, una costruzione immensa utilizzata durante la seconda guerra mondiale.
Per la discesa optiamo di seguire il sentiero verso Monginevro/Claviere cosi da completare il giro ad anello.
Il sentiero è molto tecnico per poterlo pedalare (almeno per le mie scarse capacità) ed infatti lo affronteremo con le bici in mano; soltanto a pendenze divenute accettabili e con fondo meno accidentato, rimontiamo in sella fino a Fenils, scendendo verso Rio Secco e costeggiando la piccola Dora.
Bellissimo tour panoramico su tutte le vette di confine.
Un ringraziamento ai miei compagni che hanno accettato la mia proposta ma soprattutto perché, nonostante il parecchio portage, non si sono mai lamentati: Lidia e Ivan.
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