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   Monte Garzirola, 17/09/2017
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Onicer  Pierpaolo   
Gita  Monte Garzirola
Regione  Svizzera
Partenza  Colla (CH)  (1054 m)
Quota arrivo  2116 m
Dislivello  1160 m
Difficoltà  E
Rifugio di appoggio  Rifugi San Nicolao, Garzirola e San Lucio + Alpe Pietrarossa
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Buono
Commento La meta escursionistica di oggi l’abbiamo scelta in considerazione che per noi è inedita e con un occhio alle condizioni meteo, perché in base ai modelli matematici parrebbe che più a est, verso le Orobie, sia previsto un clima più instabile e propenso a qualche fenomeno temporalesco.
La partenza dell’itinerario, organizzato per effettuare un anello, avviene dalla chiesa posta appena sopra l’abitato di Colla, una frazione montana non distante da Lugano. Prendiamo fin da subito un sentiero che per breve tempo si mantiene nel bosco, sbucando poi in spazi più aperti. La cima da raggiungere è già ben visibile sopra di noi verso destra.
Saliamo raggiungendo il grazioso borgo di Barchi di Colla, continuando poi in direzione del Rifugio San Nicolao prima e dell’Alpe Pietrarossa poi.
Proseguiamo ora a mezza costa in graduale salita, puntando una evidente sella posta tra il Monte Bar e la cresta che scende dal Garzirola (Passo Pozzaiolo). L’instabilità del giorno precedente ha lasciato in eredità un sottile strato di grandine a terra, che salendo di quota assume maggiormente le sembianze di neve vera e propria.
Giunti al passo, sterziamo decisamente a destra prendendo la comoda e larga cresta che in tempi abbastanza rapidi permette di avvicinarsi alla cima del Garzirola. Mentre camminiamo, sulla sinistra notiamo stagliarsi il Monte Camoghé. Per un attimo valutiamo anche l’idea di raggiungerne la vetta, ma vedendolo glassato dalla grandine/neve, non conoscendo il grado di difficoltà e osservando come il cielo si stia rapidamente popolando di nubi cumuliformi sempre più sviluppate, accantoniamo il progetto improvvisato e lo posticipiamo saggiamente per il futuro.
Risalito a zig zag un erto pendio erboso, raggiungiamo senza difficoltà la vetta del Garzirola in una suggestiva atmosfera dal sapore tardo autunnale. Constatiamo inoltre che raggiungere la vetta del Camoghé da qui, nonostante la cosa sembri fattibile, sia più lunga di quanto sembrava dal basso.
Per la discesa, proseguiamo ora su agevole e bel sentiero in direzione del Rifugio Garzirola, fermandoci per una sosta sotto una grande croce posta sull’anticima della montagna. Le condizioni meteo dietro di noi sembrano gradualmente peggiorare. I fianchi della montagna vengono a intermittenza baciati dal sole e il contrasto con il cielo plumbeo alle spalle, nonché con le nuvole che rapidamente salgono verso l’alto sospinte da termiche vigorose, rende tutto il contesto affascinante. Non vorremmo quasi andarcene, ma la prudenza suggerisce di riprendere il cammino.
Oltrepassato il Rifugio Garzirola, proseguiamo velocemente la discesa arrivando davanti al Rifugio San Lucio. Da qui pieghiamo decisamente a destra e facendoci guidare dalla traccia GPS nell’orologio riusciamo a districarci nella selva di sentieri che ci sono nella zona, imboccando un percorso diretto verso il borgo di Bogno. Durante il tragitto veniamo raggiunti saltuariamente dalla pioggia, fortunatamente mai intensa. Il malloppo di precipitazioni più consistenti è confinato appena più a est, confermato da qualche tuono in quella direzione.
Scendiamo dunque fino a quando il sentiero termina sulla strada che collega le frazioni di Bogno, Cozzo e Colla. Una ventina di minuti ci separano ora dal punto di partenza, da coprire a scelta su asfalto o tramite un sentiero che poco prima di Colla si stacca sulla destra e che riconduce alla chiesa con un saliscendi.
Concludiamo così una bella escursione, mai difficile e sempre panoramica, resa oggi più suggestiva dal clima frizzante e un po’ turbolento.

Foto 1: in vetta al Garzirola, con il Camoghé alle spalle
Foto 2: nei pressi dell'anticima
Foto 3: giochi di luce e nuvole dall'anticima
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