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   Monte Bardan, Cime di Barna e Balniscio , 16/07/2017
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Onicer  Pierpaolo   
Gita  Monte Bardan, Cime di Barna e Balniscio
Regione  Lombardia
Partenza  Starleggia (SO)  (1560 m)
Quota arrivo  2862 m
Dislivello  1360 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Rifugio Gusone, Bivacco Ca' Bianca
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Accettabili
Valutazione itinerario  Buono
Commento Oggi torniamo ad esplorare la zona della Val Mesolcina, cercando qualche bella cima non ancora salita. La decisione ricade sulla Cima di Barna, vetta secondaria posta tra i più noti Pizzo Quadro e Ferrè, ma non per questo meno interessante. Come spesso accade, l’idea è quella di riuscire a compiere un giro ad anello e, studiati i percorsi, la cosa appare possibile.
Partiamo dunque dal grazioso borgo di Starleggia, salendo subito abbastanza ripidamente fino all’altrettanto suggestivo borgo di San Sisto, immettendoci nella ariosa Val Starleggia.
Continuiamo a salire su pendenze ora modeste fino ad arrivare in località Gusone.
Da qui in poi le tracce di sentiero e i bolli bianco rossi diventano rari e a tratti spariscono, rendendo difficile riuscire a seguire un percorso definito.
Giunti al termine della valle le cose si complicano, perché ci si trova dinnanzi a ripide pareti erbose solcate da canaletti rocciosi attraversati da ruscelli d’acqua. A questo punto le indicazioni spariscono quasi del tutto e i pochissimi ometti in pietra incontrati non riescono a sciogliere i dubbi su dove dovrebbe trovarsi il passaggio giusto per sormontare il ripido pendio. La cartina Kompass in nostro possesso suggerirebbe di spostarsi a sinistra, cosa che in effetti facciamo, ma anche in questo caso non esistono indicazioni precise, nemmeno sotto forma di ometti, che potessero fare capire dove andare con esattezza. Siamo perciò costretti a orientarci a occhio, scegliendo dopo un’attenta analisi quello che potrebbe essere il canalino meno complesso da salire. Inizialmente le difficoltà sono abbordabili, mentre al termine di esso siamo costretti quasi ad arrampicarci su erba e rododendri per venirne fuori.
Dopo qualche attimo di suspence superiamo le difficoltà, anche se la cosa ci ha fatto perdere un po’ di tempo.
Ora, per proseguire, dobbiamo trovare il sentiero che conduce al bivacco Ca’ Bianca. Lo incontriamo spostandoci a sinistra.
Raggiunto il bivacco, posto poco sotto il Pizzo della Sancia, pieghiamo a destra e seguiamo alcuni bolli bianco azzurri per dirigerci verso il Passo Barna. Questo tratto del percorso presenta qualche breve tratto esposto, ma è al contempo suggestivo perché si svolge tra grandi rocce.
Giunti al passo, il percorso si allarga sempre più fino a trovarsi immersi in grandi spazi che conducono dapprima sul Monte Bardan e poi tramite comoda cresta in un quarto d’ora sulla Cima di Barna.
Ammirato il panorama, scendiamo brevemente sul versante opposto per poi tornare a risalire altrettanto brevemente per raggiungere la dirimpettaia Cima Balniscio.
A questo punto torniamo sui nostri passi, cercando però di tagliare a mezza costa sotto le vette appena conquistate per evitare di risalirle.
Scesi sotto il Monte Bardan, per compiere il prefissato giro ad anello teniamo la sinistra e seguendo qualche raro ometto, scegliendo spesso a occhio i passaggi migliori, ci dirigiamo verso il Lago Bianco.
Per fare ritorno all’auto seguiamo la lunga Piana dei Cavalli, passando per le località Zocana e Toiana, fino a ricongiungerci a San Sisto, e poi a Starleggia.
Anche quest’oggi il giro compiuto è stato bello, in un ambiente solitario e selvaggio, anche se in alcuni tratti è reso ostico dalla scarsità di segnaletica e dall’assenza totale di cartelli indicatori che costringono a valutare a occhio dove andare.

Foto 1: il Pizzo Quadro
Foto 2: il Pizzo Emet in lontananza
Foto 3: la Cima di Barna
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