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Periplo isola di Palmaria, 19/03/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | gerva |
Gita | Periplo isola di Palmaria |
Regione | Liguria |
Partenza | Portovenere (0 m) |
Quota arrivo | 185 m |
Dislivello | 380 m |
Difficoltà | E |
Rifugio di appoggio | Diversi a Portovenere |
Attrezzatura consigliata | Escursionismo estivo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Gita con il gruppo di cammino del mio paese all'isola di Palmaria.Dopo una breve traversata in barca mettiamo piede a terra alla punta Secco.Da qui inizia il nostro giro ad anello su sentiero tra boschi di Leccio raggiungiamo il Forte Umberto Primo,la zona e ricca di postazioni militari abbandonate.Continuiamo in salita dove arriviamo ai resti della Batteria Albini: notevole complesso militare che ospitava cannoni in grado di scomparire sottoterra.Ora Inizia uno dei tratti pił belli del trekking: 600 metri a mezzacosta, a 85 metri di quota, dove per la prima volta si scorge l'isola del Tino.Ora prendiamo il sentiero in repentina e tortuosa discesa tra la vegetazione e piante di lecci fino a raggiungere di nuovo il livello del mare in un vasto spiazzo della Cala del Pozzale e qui facciamo sosta pranzo.Ripresa la marcia su un ripidissimo sentiero ci troviamo di nuovo a quota 50 metri in un pianoro roccioso dominato dai gabbiani a strapiombo sul mare. E' la parte pił inaccessibile, selvaggia e grandiosa dell'isola: gli strapiombi di Caletta e Cala Grande,continuando si arriva sulla cima dove si trova anche l'enorme struttura del Forte Cavour, oggi in totale abbandono.Il sentiero costeggia il forte poi inizia a scendere, con l'aiuto di alcuni tratti attrezzati da corde scendiamo a picco direttamente sullo stretto di Portovenere,una traversata in piano ci riporta alla Punta Secco terminando il giro ad anello. |
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