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Alpe Pedroria, 14/02/2009 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | ALE |
Gita | Alpe Pedroria |
Regione | Lombardia |
Partenza | Strada per Passo San Marco (1170 m) |
Quota arrivo | 1929 m |
Dislivello | 800 m |
Difficoltà | E |
Rifugio di appoggio | Rifugio Alpe Piazza |
Attrezzatura consigliata | Ciaspole |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Pericolo valanghe 3 per cui scegliamo un itinerario sicuro. Si sale in auto sopra Albaredo, seguendo la strada che porta al Passo San Marco; la strada e' stata pulita sino alla deviazione per Cortegrande e Baitridana, ma gia' dal tornante successivo alla Madonna delle Grazie (mt.1157) si incontrano dei lastroni ghiacciati che senza catene o gomme da neve possono creare qualche problema. Noi, essendone sprovvisti, abbiamo deciso di lasciare qui la macchina, per cui abbiamo dovuto camminare ca.30 min. sulla strada. Giunti alla deviazione (indicazioni per Rifugio Alpe Piazza), abbiamo preso il sentiero che, passando per le varie contrade di Scoccia, Corte Grassa (mt.1614), Corte Grande (mt.1615) e Baitridana (mt.1670), conduce sino al Rifugio Alpe Piazza (mt.1835), semisepolto dalla neve (i rifugisti stavano scavando per poterlo aprire...). Da qui occorre proseguire lungo la traccia che porta al Bivacco Legui e al Monte Lago per 300 mt. circa, poi deviare decisamente sulla sinistra e salire il ripido pendio che conduce sulla dorsale discendente dalla cresta N del Monte Lago. Per giungere all' Alpe Pedroria (quasi completamente sepolta dalla neve) occorre scendere per i ripidi pendii che conducono al vallone sotto i monti Culino e Pisello e risalire brevemente con un piccolo semicerchio (mt.1929). Questa discesa oggi risultava particolarmente pericolosa per i pendii particolarmente carichi, per cui abbiamo deciso di fermarci sulla dorsale (mt.1970).
Per la discesa abbiamo seguito tutta la dorsale sino alla Pozza Rossa, su una quantita' di neve fresca incredibile tutta da battere, e da qui scesi di nuovo a Baitridana e al sentiero di ritorno. Condizioni di innevamento eccellenti (mai vista cosi tanta neve in questa zona!), giornata fantastica per il meteo (un po' freddo al mattino, ma poi tanto sole e poco vento) e visti solo due scialpinisti che andavano al Monte Lago (secondo me prendendosi qualche rischio a percorrere il ripido pendio che porta alla cresta....) oltre ai due rifugisti...cosa volere di piu' dalla vita? Eccezionale e allo stesso tempo desolante la vista in primissimo piano sulla valanga della Rosetta...... Foto 1: Il Monte Lago visto da Corte Grande Foto 2: L'Alpe Pedroria (si intravede nella neve) alla base dei Monti Culino e Pisello Foto3 : Il versante N del Monte Lago visto dalla dorsale |
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