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Anello del Monte Pena, 02/01/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Anello del Monte Pena |
Regione | Veneto |
Partenza | Zoppè di Cadore (BL) (1570 m) |
Quota arrivo | 1950 m |
Dislivello | 600 m |
Difficoltà | E |
Rifugio di appoggio | Rifugio Venezia (chiuso ma con locale invernale) |
Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Discreto |
Commento | Dopo le fatiche del giorno precedente al Lastoi de Formin, oggi decidiamo di andarci un po’ più cauti optando per un percorso pur sempre ad anello ma con meno chilometri e dislivello. Scegliamo così di percorrere i sentieri che aggirano la modesta elevazione del Monte Pena, passando sotto le pareti del ben più imponente Monte Pelmo.
Partiti da Zoppé di Cadore, camminiamo per qualche centinaio di metri su strada asfaltata fino all’incrocio che prosegue verso il Rifugio Talamini. Lo ignoriamo, tenendo la sinistra camminando su strada sterrata in direzione del Rifugio Venezia. La strada prosegue per diverso tempo nel bosco in modo quasi monotono, fino a quando piegando verso destra non ci si para davanti, vicinissima, la mole dello spettacolare Monte Pelmo, una vera opera d’arte della natura. Restiamo qualche minuto a contemplarne le fattezze prima di riprendere il cammino, ora in ambiente più aperto. Raggiungiamo così il Rifugio Venezia, posto appena sotto le pareti della straordinaria montagna, dove scambiamo quattro chiacchiere con gli altri escursionisti presenti. Dopo la sosta, riprendiamo il cammino portandoci vicini al Monte Pena. Vedendo persone sulla sua cima valutiamo l’idea di salirlo anche noi, ma non vedendo indicazioni manchiamo di fatto l’accesso al sentiero che conduce in vetta. Continuiamo così sul sentiero del periplo e notando che tende sempre più ad allontanarsi dalle pendici della montagna, tramonta definitivamente l’idea della cima. Camminiamo così su tratti ora più in ombra e meno panoramici, seguendo i bolli bianco rossi e le indicazioni per fare ritorno a Zoppé di Cadore. I sentieri sono sempre comodi e agevoli, sebbene la presenza di qualche tratto ghiacciato da aggirare facilmente. Torniamo così all’auto felici per avere percorso un itinerario facile ma bello, impressionati dalla mole e dalla bellezza del Monte Pelmo. Foto 1: la mole del Monte Pelmo che ci si para davanti uscendo dal bosco Foto 2: rifugio Venezia Foto 3: sempre lui, il Monte Pelmo |
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