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   Rifugi Pradalago e Malghette, 04/12/2016
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Onicer  Pierpaolo   
Gita  Rifugi Pradalago e Malghette
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Malga Zeledria, M. di Campiglio (TN)  (1770 m)
Quota arrivo  2125 m
Dislivello  470 m
Difficoltà  E
Rifugio di appoggio  Rifugio Pradalago
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Accettabili
Valutazione itinerario  Discreto
Commento Per l’escursione odierna varchiamo di poco i confini lombardi e ci spostiamo in quel di Madonna di Campiglio, località sciistica molto graziosa. Dovendo necessariamente fare attenzione al mio piede ancora un pochino dolorante dopo l’intervento subito a settembre, l’imperativo è sempre quello di contenere lo sforzo fisico. Individuo così un giro ad anello tranquillo che partendo dalla località Zeledria, sopra la frazione di Campo Carlo Magno, ci porterà a toccare due rifugi, Pradalago e Malghette.
Alla partenza ci dirigiamo verso l’unica pista aperta su questo versante e, una volta attraversatala, ci inoltriamo nel bosco seguendo un sentiero all’apparenza comodo, ma reso un pizzico più insidioso per via del ghiaccio frequente.
Dopo avere guadagnato quota sbuchiamo nei pressi di una pista ancora chiusa ma parzialmente innevata in modo artificiale, e dopo pochi passi incrociamo nuovamente quella aperta che risaliamo a lato nel suo tratto iniziale. Arriviamo così al Rifugio Pradalago, da cui si gode di un’ottima visuale sul vicino Monte Zeledria.
A questo punto sterziamo a destra lasciandoci alle spalle gente e impianti, imboccando un sentiero segnato camminando su neve portante. A questo punto, nell’intento di stare su un percorso più panoramico, ci teniamo alti su un larga cresta che sembra favorevole. In realtà ci sbagliamo, perché andando avanti ci accorgiamo che tende a perdersi in un ripido bosco affacciato si sul Rifugio Malghette, ma senza sentiero e impercorribile. Facciamo perciò parzialmente dietro front e cerchiamo di scendere per il bosco verso destra, nel tentativo di incrociare nuovamente il sentiero in precedenza abbandonato. Un po’ a fatica riusciamo nell’intento, da ora in avanti quindi bando agli esperimenti.
Ritornati in traccia, seguiamo il sentiero che si svolge per buona parte nel bosco. L’abbondanza di ghiaccio ci induce a tenere un passo lento, ma con cautela riusciamo comunque a raggiungere il Rifugio Malghette, affacciato sull’omonimo lago.
Dopo una doverosa sosta contemplativa imbocchiamo il sentiero 201 diretto a Campo Carlo Magno, che si svolge quasi interamente nel bosco. Facciamo attenzione nell’individuare e seguire la deviazione segnalata che ci ricondurrà a Malga Zeledria, accompagnati da uno splendido tramonto che infuoca le Dolomiti.
Un bel giretto quello odierno, segnalato peraltro senza nemmeno accorgermi sul tabellone informativo posto al parcheggio, segno che è molto meritevole.

Foto 1: finto inverno
Foto 2: Monte Zeledria
Foto 3: tramonto
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