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   Cima di Piazzi, dall'Adda bike & hike, 09/07/2016
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Onicer  LorenzOrobico   
Gita  Cima di Piazzi, dall'Adda bike & hike
Regione  Lombardia
Partenza  Grosio  (640 m)
Quota arrivo  3439 m
Dislivello  2850 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  ---
Attrezzatura consigliata  Da escursionismo, piccozza e ramponi a inizio stagione
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Buono
Commento Le laterali della Valtellina si prestano al gioco bici + camminata.
Percorsi ciclistici in vallate molto belle e isolate si uniscono ad escursioni in ambiente selvaggio culminanti su belle cime oltre i 3000 metri.
Tra le varie opzioni scegliamo la Piazzi.
Sempre bello partire da quote collinari per arrivare in quota passando tutte le zone intermedie.

Partiamo poco prima di Grosio in mattinata con un bel fresco, le prime rampe sono ben raccordate e senza strappi, la val Grosina è bellissima e molta strada si fa all'ombra. Dopo Fusino l'ambiente si fa più alpino con boschi di abeti, prati e baite perfettamente ristrutturate. Il borgo di Eita è una meraviglia per gli occhi. Da qui inizia lo sterrato prima molto ripido e al limite della ciclabilità, poi dal laghetto delle Acque Sparse (foto 1) si pedala meglio e si arriva al Passo di Verva (2300m). Qui lasciamo le due ruote e con percorso abbastanza evidente ci dirigiamo verso la Piazzi. Splendido il laghetto ghiacciato sotto il Sasso Maurigno (foto 2). Da qui per nevai molto direttamente alla fascia rocciosa che difende l'ultimo nevaio sospeso prima della vetta. La chiave per superare questa fascia non è il canale a sinistra come farebbero supporre i segni bianchi e gli ometti, bensì un canale nascosto più centrale con andamento da destra a sinistra e una cascatella d'acqua sopra l'imbocco. Superando qualche fascia rocciosa si esce sul pendio finale e per cresta (foto 3) e breve arrampicatina in vetta. Discesa decisamente rapida prima per nevai con belle scivolate, poi breve tratto di prati, quindi bici per 1700m di dislivello in meno di un'ora.

Con Domenico.
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