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   XVII Nembro-Schilpario (km 61), 21/05/2016
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Onicer  clau6308   
Gita  XVII Nembro-Schilpario (km 61)
Regione  Lombardia
Partenza  Nembro  (200 m)
Quota arrivo  1300 m
Dislivello  2300 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  Scarpette, Scarponcini e tanti ricambi.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Anche quest’anno, partecipo con entusiasmo alla Nembro-Schilpario, organizzata come sempre dagli amici Angelo e Daniele. Quest’anno l’evento è ancora più sentito, visto che è dedicato ad un paio di amici recentemente scomparsi,e in particolare a Leo che di Nembro-Schilpario ne ha terminate parecchie. Ritrovo ore 18.30 in piazza della chiesa di Nembro con mai così apprezzato sole, soprattutto dai partecipanti della scorsa edizione svoltasi parzialmente sotto un Diluvio universale. 84 i partecipanti, tra cui una dozzina di Ragazze, Guest d’eccezione Oliviero Bosatelli 2° classificato all’Ultra Trail Orobie 2015, che per una volta dimentica di essere un campione unendosi a noi camminatori della domenica.
Partenza ore 19:22 con un po’ di ritardo sull’Orario previsto per via del sermone extra dispensato da Don Santino, quando la truppa sfila allegramente per le vie di Nembro per poi imboccare la ciclabile della V.Seriana. Dopo quasi 2 ore (21:20 dopo 12 Km) prima sosta c/o il parco Buschina di Fiorano, per la cena e un primo meritato riposo di 15 minuti. Si riparte quindi per P.Nossa apprezzando una volta di più la bella serata, con la luna piena che si fa intravedere sopra le propaggini del Farno. Alle ore 23:30 (21,7 Km) primi arrivi al Parco Ramello di P.Nossa, per la 2a sosta tecnica allietata quest’anno da Pizza calda e Brioches fornite gentilmente dagli amici Gianni e Ovidio. Di nuovo tutti in marcia alle 24 alla volta di Piario, dove l’amica Sonia ci attende nel suo Bar rimasto aperto fino a tardi per l’occasione (ore 1,15 – 26.7Km). Breve sosta e poi attraversando la splendida piazza di Ogna, iniziamo a risalire la Valzurio, con una luna davvero favolosa, a cui fa compagnia il puntino rosso di Marte, al max. della sua visibilità proprio in questi gg. La fatica comincia a farsi sentire sulle dure rampe che passano dall’altrettanto meravigliosa piazza di Nasolino, mitigata poi dalla dolce discesa verso Valzurio, Qui pit-stop tecnico intorno alle ore 3:00 (32 Km), per mettere gli scarponcini recapitati in loco gentilmente dagli amici Maurizio e Mauro, che da molti anni danno un prezioso supporto logistico ai camminatori. Qui la storia comincia a farsi dura, non tanto per il percorso piuttosto agevole (scorciatoie a parte), ma piuttosto per l’ora e la stanchezza. Alle ore 3,50 circa le avanguardie del gruppo raggiungono la Baita di Severino sopra i prati del Moschel, seguiti a breve dal resto della truppa divisa in piccoli gruppetti. L’accoglienza è 5 stelle come al solito: Braceri ardenti, The e Caffè caldo, Bibite energetiche e biscotti ci ristorano a dovere mentre ci riposiamo seduti ai tavoli allestiti dai padroni di casa, mettendoci cosi in condizione di affrontare il pezzo più impegnativo del percorso. Si riparte che albeggia: Cominciamo a intravedere Ferrante e Ferrantino ammantati di bianco per la recente nevicata. Per il sottoscritto dopo l’attraversamento dell’Ogna, l’ascesa fino alla Baita Pegherola alta è una sofferenza, ma la vista del sole e della “Regina” mi consola e mi spinge a tenere duro. Dopo la baita lasciamo la strada accidentata e imbocchiamo il sentiero che ci porterà al Passo Scagnello. Per 10-15 minuti camminiamo sul prato su cui corre il sentiero, poi cominciano le chiazze di neve nuova, sempre più continue, La parte alta del traverso è completamente innevata (fino a 20 cm), ma percorribile senza problemi. Alle 6:45 circa primi arrivi allo Scagnello (42 Km circa), in veste ancora invernale ma confortati da un bel sole. Colazione collettiva, foto di gruppo, nonché toccante momento musicale, con Beppe che con l’armonica a bocca intona una melodia in memoria degli amici scomparsi. Dopo quasi un’ora di sosta ci rimettiamo in marcia scendendo le piste ancora piene di neve; Giunti al Polzone entriamo nel bosco, e imbocchiamo il ripido sentiero che in circa 50 minuti ci porterà a Teveno. Qui meritata sosta al parco giochi per lavarci, riposarci, mangiare qualcosa e rimettere le scarpette leggere per l’ultimo tratto stradale verso la meta. Scendiamo quindi verso Vilminore, per poi risalire faticosamente la strada che porta a Vilmaggiore sotto un sole finalmente quasi estivo. Attraversiamo questo borgo con mini sosta alla fontana-lavatoio, per poi ridiscendere verso Barzesto e giungere finalmente intorno alle 11:40 all’ingresso di Schilpario. Ci si aspetta tutti al cartello stradale, accogliendo i compagni con ovazioni e complimenti vari. Quando tutti sono arrivati ci incamminiamo verso la piazza del paese, per le foto di rito, per poi dirigerci con il Pullman dell’amico Stelio al Capriolo per il pantagruelico pranzo finale. Un grazie di cuore agli organizzatori per quest’altra bellissima edizione della marcia, e un complimento particolare alle rappresentanti del gentil sesso mai cosi agguerrite e determinate, tutte arrivate alla meta. Chapeau !!
F1: Lo spigolo Nord alle 7:00 del mattino
F2: La branda non sarà il massimo ma la stanchezza vince.
F3: Foto di Gruppo (appena la ricevo)
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