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Incantevole Piramide Vincent, 24/03/2012 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | darioalpago |
Gita | Incantevole Piramide Vincent |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | Gressoney Staffal (3275 m) |
Quota arrivo | 4215 m |
Dislivello | 950 m |
Difficoltà | BSA |
Esposizione in salita | Varia |
Esposizione in discesa | Varia |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Farinosa |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Gita super in ottime condizioni,con tratto su ghiacciaio ben coperto salvo rari casi ben visibili.
La giornata sembra partire male con tanto di giro in farmacia appena arrivati a Gressoney e relative di raccomandazioni di riposo della titolare… Si signora non si preoccupi.. Di li a un ora stiamo già salendo dall’Indren verso il cielo azzurro! non prima di essere stati saccheggiati dalla biglietteria degli impianti.. Visto le mie condizioni programma leggermente modificato ma che importa…siamo qui per l’aria della quota,e che quota. Miriamo subito al canalino ripido in fronte alla nuova Indren staccando la massa diretta verso la Giordani oggi super gettonata. A metà sci nello zaino e con un paio di colpi di picozza si è in vista del rifugio Gnifetti mentre il Mantova ci guarda stupito. Ricordando la zona non ci costa nulla legarci così da verificare serenamente il tratto seguente che per esperienza sappiamo essere abbastanza crepacciato. La traccia è oggi un’autostrada e di crepacci praticamente non se ne vedono tranne qualcuno che sembra quasi strizzarci l’occhiolino ricordandoci le più elementari regole del rispetto. Passiamo sotto la grande seraccata della Vincent la cui imponenza mette paura. Brilla in mille tonalità celesti,mentre il sole brucia la pelle nel timore che bruci anche quel ghiaccio tremendamente meraviglioso da cui si fatica a distogliere lo sguardo. Le nebbie ci abbracciano di tanto in tanto ma la presenza del sole assolve ogni preoccupazione mentre si affaccia il colle del Lys… Il Lyskamm appare e scompare tra le nubi che non vogliono lasciare nemmeno la Est del Rosa in un gioco di malinconici abbracci romantici. Il calore delle rocce sembra voler tagliare le nuvole incuranti nel loro aggrapparsi ai versanti dolci e severi,mentre qui la polvere segna i nostri passi leggeri che ci lasciano ad una radura bianca abbandonata nel sole che ci mostra il Balmenhorn e il Cristo delle vette. Siamo soli anche perchè le vicissitudini precedenti ci hanno fatto ritardare un po’… E così godiamo di questa atmosfera impagabile lontana da tutto e da tutti. Il solo suono del vento e della povere sotto i piedi restano gli ultimi baluardi a ricordo del tempo che scorre.. Nessuna parola solo un passo lento e regolare che ci abbandona indistintamente al nostro vissuto.. Teo probabilmente a chi è appena nato io a chi non c’è più. Ognuno ritrova quello che cerca..almeno in parte. Gli occhi sono gonfi di bellezza e mirano spontaneamente la cima della Vincent. Poche parole a parlare è il Silenzio… Quello vero del corpo caldo che cerca conforto nel vento che spinge a coprirsi. La quota si fa sentire mentre cerchiamo di coglierne tutto il senso raccolto nel profumo di ogni respiro..anche il più piccolo… E mi sembra di riaverti qui respirando il tuo profumo prima di un bacio che mi riporta ancora una volta qui.. È la cima.. Parole di vicinanza,orgoglio e felicità si schiudono in una stretta di mano mentre sulla cima ritroviamo un bel gruppetto che ha appena concluso la traversata dalla Punta Giordani mettendoci per un attimo un briciolo di invidia subito banalizzata dalla vista circostante. Continuano le effusioni tra terreno e ultraterreno in colpi di violenta bellezza che contendono la punta Gnifetti tra la lontananza e le nubi potenti perdute nella Est. Ci sentiamo privilegiati nell’assistere a tutto ciò… Ghiaccio,sole,roccia e cielo qui in una delle loro vesti migliori a raccontare la meraviglia dell’essere qui. Un respiro profondo e una lunga discesa tra la polvere e il sole via via più morente con la Giordani che si fregia della sua solitudine ritrovata. Una sosta al nuovo Mantova scaldandoci nei riflessi del legno e via verso il sole che sfugge passando per il canalino dell’Aquila e le piste chiuse di Gressoney come è mio stile…:-) C’è tempo per un ultima sorpresa… Sbagliando finiamo fino giù in paese a 5 km dall’auto… Un sano autostop e tutto si risolve in un sorriso.. La consapevolezza del tempo cresce nella sera portata dal profumo di legna che spira nel bosco mentre su i ghiacciai continuano a brillare nel sole incurante che li non sembra mai morire.. Buone sciate a tutti… Grazie Teone Master..siam sempre i soliti:-) Ps Un abbraccio mamma Orsa… Andrà tutto bene. |
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