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MONTE BIANCO, Parete Nord, 01/05/2011 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | sorega |
Gita | MONTE BIANCO, Parete Nord |
Regione | Francia |
Partenza | Chamonix, Plan de l'Aiguille (2372 m) |
Quota arrivo | 4810 m |
Dislivello | 2500 m |
Difficoltà | OSA |
Esposizione in salita | Nord |
Esposizione in discesa | Nord |
Itinerari collegati | Monte Bianco (4810m), dal Grands Mulets |
Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Grandioso itinerario sia di salita che di discesa in condizioni superlative! Lungo e impegnativo, ma di estrema soddisfazione. Il rifugio era al completo, ma in vetta siamo arrivati in pochi e ancora meno le persone scese direttamente dalla Nord. E' stata tracciata anche la salita dai Cosmiques nonostante l'uscita sulla spalla del Maudit richieda l'uso di due picozze almeno per il primo di cordata. Saliti al Rif. Grands Mulets il sabato su ottima traccia, si cammina solo 10 minuti nello scendere le prime due morene; il ghiacciaio è in ottime condizioni e si tolgono gli sci solo per superare un passaggio tra i seracchi di pochi metri. L'ambiente è grandioso. La sera di sabato ha nevicato regalandoci ancora 30 cm di nuova polvere. Partiti in piena notte sotto un magnifico cielo stellato, siamo saliti per la Cresta del Dome du Gouter, mentre solo pochissimi hanno seguito la via del Plateu (tra cui il mitico Pierre Tardivel con un paio di clienti), comunque in ottime condizioni. La cresta, che si risale con ramponi e picozza fin oltre la sua fine, è in otime condizioni coperta dalla neve fresca. Solo in pochi punti si sente il ghiaccio vivo sotto i piedi. Alla Vallot siamo stati accolti da un vento gelido che ha fatto rientrare la maggioranza degli scialpinisti. Abiamo continuato con gli sci fino all'attacco della cresta delle Bosses, dove abbiamo proseguito con ramponi e picozza. La cresta è in buone condizioni anche se molto più ripida e impegnativa che normalmente nella stagione estiva. Arrivati in vetta dopo 9 lunghe ore di salita. Fortunatamente il vento in vetta era diminuito. Da qui abbiamo attaccato la Nord dapprima direttamente su itinerario vergine per poi andare a ricongiungerci con la traccia sottostante che scendeva per l'itinerario classico del Corridor. La cosidetta "diretta dalla Nord" è impraticabile, se non allestando almeno una doppia, perché ostruita da crepacci e seracchi. La discesa si congiunge più sotto con l'itiinerario di salita del Plateu. E' in ottime condizioni anche si superano diversi punti tra i crepacci. Un paio di ponti sono quasi al limite. Grande polvere fino ai Grands Mulets! Poi neve trasformata o comunque in traccia ben portante. Faticossime come sempre le tre risalite finali, sopra la vecchia stazione della funivia e le due morene. Alla fine eravamo tutti ben provati dalla lunghissima giornata, ma con una gran gioia incontenibile dentro di noi. In compagnia di Cristina, Mauro e Neno della Val Maira che si sono dimostrati grintosi e ben motivati, complimenti! Potete trovare più foto al mio indirizzo facebook digitando Mauro Soregaroli.
Foto 1: Salendo ai Grand Mulets il sabato Foto 2: La Nord del Monte Bianco, in rosso il tracciato di discesa, in blu l'itinerario del Corridor Foto 3: Scendendo dalla Nord |
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