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   Guglielmo: gasdotto+ Val Cremala + Medeletto, 26/02/2011
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Onicer  Giacomo cordamolla      
Gita  Guglielmo: gasdotto+ Val Cremala + Medeletto
Regione  Lombardia
Partenza  Partenza impianti Val Palot  (1068 m)
Quota arrivo  1957 m
Dislivello  2150 m
Difficoltà  BS
Esposizione in salita  Nord-Ovest
Esposizione in discesa  Nord
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farinosa
Altra neve  Crostosa
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Salita "solitaria" al Guglielmo, ispirato dal report di Renato (che ringrazio per le info).
In partenza seguo le piste sin in cima, poi salgo su stradina al dosso della Ruccola, breve discesina con le pelli e poi, passando dal rifugio Medelet, salgo poi su ottima traccia (che nella seconda parte sta un po' più a est (sx salendo)) del sentiero estivo. Sbuco in cresta con una bellissima serie di inversioni. Da lì (Punta Caravina) raggiungo poi (brevi saliscendi con pelli) la cima del Pedalta e vado poi a imboccare la discesa del gasdotto (senza salire al redentore). Discesa bella, farina su fondo duro scendendo a sx, un po' tracciata ma c'è ancora qualche spazio in basso. Giunto alla strada Pontogna-Gale decido, viste le tracce presenti, di scendere fino a malga Mattone. Qui trovo neve un po' più pesante ma ancora ben sciabile.
Giunto in fondo seguo la stradina (un po' monotona) e giunto sotto malga Pontogna vi salgo direttamente. Da lì poi, seguendo la strada Pontogna-Gale, vado a imboccare la salita di Casina Marsa, che mi porta agli Stalletti Alti e poi, sul classicissimo percorso, al Redentore.
Discesa poi per la Val Cremala, un po' più arata del gasdotto ma ancora ben sciabile. Giunto sulla strada riprendo la traccia della seconda salita e risalgo in vetta.
Poi scendo, cercando di perdere meno quota possibile, sin sotto malga Palmarusso alta e da lì rientro alla punta Caravina (senza pelli ma un po' scomodo fra scalette e pattinate).
Discesa poi sullo stesso percorso della mattina, su neve ancora buona (farina con leggero accenno di crosta).
Sotto il Medelet il taglio del tornate reagala ancora qualche curva in farina, poi è normale amministrazione (e anche un po' una rottura) risalire al dosso della Ruccola e scendere poi (occhio al primo tratto senza sassi ma con zero vie di fuga su traccia veloce e stretta) alle piste e all'auto.

Sui versanti N si trova ancora farina, a sud ormai è trasformata e portante, mentre a ovest c'è brutta crosta, come anche (un pelo meno) a est.
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