Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Pizzo di Rodes, 17/01/2010
Inserisci report
Onicer  ilcatena      
Gita  Pizzo di Rodes
Regione  Lombardia
Partenza  Gaggio  (1018 m)
Quota arrivo  2826 m
Dislivello  1800 m
Difficoltà  BS+
Esposizione in salita  Nord
Esposizione in discesa  Nord
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farinosa
Altra neve  Ventata
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Si parte con Nesquik domenica mattina dalla città e giunti a Sondrio le prime luci dell'alba ci fanno intravedere che sarà una giornata molto bella. Siamo indecisi tra Redorta e Rodes e alla fine optiamo per quest'ultimo, salito il giorno prima da altri scialpinisti (reprot su camptocamp). L'ultimo tratto di strada è una lastra di ghiaccio, ma la Subaru non ne risente. Alle 8 in punto siamo a Gaggio e attacchiamo la lunga strada che porta a Le Piane. La salita è veloce grazie alla traccia delle motoslitte, che ci accompagna anche oltre Le Piane, fin nei di pressi di Armisola. Qui inizia la salita vera e propria in un canalone ripido pieno di resti di grosse valanghe coperte dalla neve recente. Malgrado la traccia del giorno prima la salita non è sempre agevole. Superata la parte slavinata, la salita prosegue agile e, non vedendo traccie di discesa, cominciamo a chiederci dove mai sono scesi i nostri predecessori. Raggiungiamo la bocchetta di S. Stefano per bei pendii e da qui in su purtroppo la traccia del giorno prima è stata mangiata dal vento. Pertanto il male minore è tracciare la neve fresca. Superati due pendii molto ripidi siamo sotto la vetta e preferiamo lasciare gli sci. Saliamo a piedi gli ultimi 50m nei pressi della cresta e si affonda di brutto. Siamo stanchi, ma teniamo duro e raggiungiamo la cima. Lo spettacolo è eccezionale, il mare di nubi sulla pianura, la foschia che invade la Valtellina e, di fronte a noi, Disgrazia e Bernina.
Scendiamo per l'itinerario di salita fino alla bocchetta di S. Stefano: qualche crosta da vento non fastidiosa e poi, polvere, polvere e polvere! Ma il bello deve ancora venire: seguiamo le tracce di discesa del giorno prima che si dirigono a sinistra ripsetto alla bocchetta, e scendiamo per bellissimi pendi fin verso i 2000m. Poi il terreno si fa un po' più complicato e, sempre seguendo le tracce, ci troviamo in un punto dove non capiamo dove cavolo sono passati i nostri predecessori. A destra e sinistra il passaggio è impossibile e si può solo andare giù: mi abbasso e vedo le tracce puntare ad un canalino strettissimo. Non ho scelta, mi tocca entrare nel canalino che per un 30 metri sarà largo non più di 3m. Tolgo gli sci e percorro questo tratto a piedi ( forse 35° di pendenza ). Nesquik mi guarda dall'alto e poi mi segue. Finalmente si sbuca su pendii ripidi e aperti per i quali si va a riprendere sulla destra il canale di salita a circa 1700m: l'ingresso nel canale è decisamente acrobatico e in spazi stretti, ma molto divertente. Da qui proseguimo per l'itinerario di salita fino alla macchina: Molto veloce la strada pistata dalle motoslitte. Gita splendida in ambiente solitario e selvaggio. Non abbiamo incontrato nessuno tutto il giorno, salvo un gruppetto di ciaspolatori quando eravamo alla macchina. Discesa molto speciale. Appena riesco metterò le fot sul forum
Report visto  2184 volte
Immagini             

[ Nessuna immagine disponibile ]
Fotoreport