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   TOUR DEL PRARAYER, 20/05/2009
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Onicer  flavio      
Gita  TOUR DEL PRARAYER
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Lago di Place Moulin - Valpelline  (1968 m)
Quota arrivo  3351 m
Dislivello  1800 m
Difficoltà  BSA
Esposizione in salita  Nord-Ovest
Esposizione in discesa  Nord-Ovest
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Marcia
Rischio valanghe  3 - Marcato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Dal rifugio Prarayer si scende al torrente per attraversarlo sul consistentissimo di neve (in assenza di neve esiste anche un ponte a Nord del rifugio). Si supera la prima ripida balza boscosa a sinistra per un canale poco agevole per breve tratto, oppure a destra presso il sentiero estivo. Raggiunti i resti di un alpeggio quotato 2166m, si imbocca quindi il vallone e lo si percorre per lungo tratto a scarsissima pendenza superando numerossimi resti di impressionanti valanghe, fin sotto la parete NO del Dome de Cian. Qui si piega a destra per ampio e regolare canale, poi a sinistra per canale piu` stretto, che porta alla base del Ghiacciaio di Chavacour. Si percorre la splendida conca glaciale (assenza di crepacci) fino all'omonimo colle, che si lascia sulla destra. Si continua per pendii piu` sostenuti fino a reperire sulla sinistra il canale che da` accesso alla parte superiore. Percorso questo si prosegue in direzione Nord-Est e con qualche saliscendi ci si porta alla base del pendio finale, che per ripidi canali porta a pochi metri dalla vetta centrale. Panorama da urlo.
Dalla cima del Dom si scende sino a quota 3300 circa, si transita sotto le rocce (grande sciata ieri) puntando a SX, verso il colletto sito sotto Punta Tzan posto circa a quota 3000. Si scende il ripido canale (45 gradi - 4-5 m. all'imbocco, poi si allarga assai) portandosi sino al primo lago ivi esistente.
Si rimettono le pelli sino a raggiungere il Rifugio Perucca Vuillermoz sito a quota 2900 e poi il Colle di Bella Tza (3044m.) che si raggiunge per un ripido tratto in cui ieri si sfondava fino all'inquine (pesante rischio valanghe).
Si tolgono per la seconda volta le pelli di foca scendendo fino a quota 2400 (attenzione a qualche salto di roccia) dove ci si immette sull'ultimo tratto di discesa dello Chateau Des Dames e si torna al punto di partenza.
Itinerario poco frequentato ma eccezionale. Molto lungo (noi ci abbiamo messo 9 ore), non tecnicamente molto impegnativo. La parte versante Cicagna era a grande rischio valanghe comportando qualche traverso su pendii innevatissimi e assai assolati, pendii in cui inevitabilmente si transita ad ora tarda. Neve ottima sul versante Valpelline per lo pił trasformata e continua sino al rifugio. Tantissimi resti di valanghe nella prima parte di salita al Dome du Tzan.
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