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   Cima Brenta (non raggiunta), 10/05/2009
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Onicer  Giacomo cordamolla      
Gita  Cima Brenta (non raggiunta)
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Madonna di Campiglio  (1500 m)
Quota arrivo  2950 m
Dislivello  1450 m
Difficoltà  BSA
Esposizione in salita  Nord-Ovest
Esposizione in discesa  Nord-Ovest
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Marcia
Altra neve  Farinosa
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Partenza da Campiglio sci in spalla fin al ponte di Vallesinella (30 minuti di buon passo). Da lì sci ai piedi su al Casinei e poi, al posto di salire dal classico intinerario al Tuckett, mi faccio invogliare da una bella traccia verso il Brentei. Ormai son alto e voglia di ravanare nella neve bagnata per rientrare non ne ho (visto anche che son partito solo alle 7:05 e son passate già le 8). Salgo quindi con un lungo traverso e, arrivato sotto la sella del Fridolin, grazie ai miei ricordi di quando ci ero passato da bambino, devio a sinistra e salgo su una traccia recente (fatta da 2 persone che vedo in alto). Giunto alla sella citata, in vista del Tuckett dall'altra parte del vallone, decido di salire subito dalla vedretta superiore di Brenta tralasciando per oggi lo scivolo vista la neve non rigelata e le temperature. Salgo fin a 2400 m circa e poi traverso in piano entrando sulla vedretta. Salgo quasi tutto sci ai piedi a parte un breve tratto già gradinato (senza ramponi, si sfonda circa 30/40 cm) e sbuco verso i 2700 dove il pendio si addolcisce, trovando una insperata farina (15 cm) depositata dal temporale della notte. Raggiungo la sella fra cima Brenta Occ. e Cima Mandron, in vista del Crozzon e della Tosa sul verante opposto. Salgo ancora un poco verso cima Brenta occ. per circa 50 m sci ai piedi e poi a piedi. Raggiunti i 2 che han tracciato (grazie) con ultimo pezzo a piedi vedo che poco sopra di me han desistito. Ci si consulta e, visto che a prima vista sembrava gente che sa il fatto suo (per di più del posto), decido di scendere con loro (anche l'orario (10 passate) e il fatto che ero solo mi han fatto pensare al rientro). La parte sciistica comunque l'ho fatta tutta e ho fatto fare anche un giro alla piccozza e ai ramponi.
Calzati gli sci bella discesa iniziale su farina poi circa 300 m di neve crostosa con tratti in cui teneva. Verso i 2400 scendiamo dritti nella conca sotto il Tuckett su neve marcia divertente e ben sciabile (non c'è traccia delle fasce di roccia descritte nella relazione). Breve risalita a scaletta fin poco sotto il rifugio e poi discesa su neve sempre marcia ma sempre inaspettatamente ben sciabile, passando ora per il sentiero classico. Breve pattinata verso il Casinei e poi, grazie ai 2 local con cui scendo (mi sembra di ricordare che uno si chiamasse Roberto), imbocchiamo un canale ripido nel bosco con neve marciottina con fondo che tiene ala grande. Bellissima sciata fin nel boschetto poco sopra il ponte e poi, dopo averlo attraversato e esser saliti in breve al rifugio Vallesinella, si riesce ancora brevemente a scivolare sci ai piedi. Ultimo sguardo al bel pendio sceso, con le nostre tracce, e poi ci salutiamo (loro son scesi verso il vivaio di San Antonio). Ancora la stradina della mattina sci in spalla e giungo all'auto.
Incontrate altre 7/8 persone che, partendo alle 5 dall'auto, han tentato lo scivolo NE ma han desistito vista la neve non portante. Han riferito che altre 2 persone con 1 cane han provato a proseguire, non so se siano riuscite a salire. In caso postivo dovrebbero essere le uniche persone che han raggiunto la cima.
Partecipanti: io solo
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