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Mont Velan, dalla Val di Menouve, 13/04/2009 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | furbo |
Gita | Mont Velan, dalla Val di Menouve |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | Prailles (Etroubles) (1555 m) |
Quota arrivo | 3727 m |
Dislivello | 2176 m |
Difficoltà | OSA |
Esposizione in salita | Sud-Ovest |
Esposizione in discesa | Sud-Ovest |
Itinerari collegati | Mont Velan (3727m), dalla Val di Menouve |
Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Farina pesante |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Si parte ancora scimuniti dalla macchina, solo tre veloci togli metti sulla stradina. Il primo pendio sopra le baite dell'Arvus (al momento si vedono solo i comignoli uscire dalla neve e si passa sul tetto!!) è ben svalangato ma si sale comodamente sulla dx. Questo tratto in discesa è sicuramente il più delicato perchè si scalda subito. Poi via veloci fin quasi al bivacco molline e quindi si spara su a dx per i ripidi canali che portano al piccolo ghiacciaio del Velan. L'itinerario classico è slavinato in varie zone ma tenedosi sul filo di cresta si sale bene. Io ho preferito salire per una variante perchè volevo verificarne le condizioni foto 2, bollo blu. 400 m con picca e ramponi con neve molto dura ma non ghiacciata. Alla fine del canale si rimontano gli sci e si sale il giacciaio fino alla barriera rocciasa. La cornice sommitale è ancora li ma decisamente più piccola rispetto un mese fa. La fatica si fa sentire e poi qui ci sono 10-15 cm di neve pesante da tracciare. Arrivo alla barriera rocciosa dopo sei ore decisamente alla frutta. Provo a salire il canale alla sua dx per una decina di metri ma poi desisto. Dall'alto cadono pietre e pezzi di ghiaccio. Roba piccola ma non posso permettermi alcun rischio. Il dispiacere è grosso, mancano non più di trenta metri all'uscita in cresta e poi un banale pendio ma sono stato troppo lento e poi il sole sta scaldando l'ultimo tratto dalle 9. Ora sono le 11. Breve pausa su un terrazzino al riparo sotto la barriera rocciosa e poi giù a palla su una neve da favola. Finito il ghiacciaio imbocco il canalino di salita. Uno spettacolo. Pendenza cotante sui 45 con neve smollata al punto giusto, tranne nel tratto centrale in ombra decisamente duro e delicato. Poi discesone su bei pendii fino a valle (consiglio vivamente di risalire il breve bosco e ritornare sulla strada invece di tenersi sul fondo del vallone, ravanage sicuro). Gita in ottime condizioni, consigliatissima a chi non ama il casino delle super classiche. Oggi in tutta la valle eravamo solo io un camoscio e il mio coniglio che stranamente non ha rognato! Tener sotto controllo l'orologio perchè quando scalda qui si muove parecchia roba.
Foto 1 - il tratto finale col punto di arresto Foto 2 - La parte mediana con molteplici possibilità di salita. Rosso la classica, blu il canale fatto oggi, verdi altre possbilià ancora in ottime condizioni, quello di dx fatto lo scorso inverno foto 3 - l'ultimo delicato pendio di discesa |
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