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Palla Bianca + Langtauferer Spitze, 12/04/2025 | Tweet |
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Onicer | chesko
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Gita | Palla Bianca + Langtauferer Spitze |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Maso Corto (Val Senales) (2010 m) |
Quota arrivo | 3738 m |
Dislivello | 2500 m |
Difficoltà | BSA |
Esposizione in salita | Varia |
Esposizione in discesa | Varia |
Itinerari collegati | Palla Bianca (Weisskugel) (3738m), per la Valle delle Frane |
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Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Grandiosa giornata sulle nevi dell'Oztal.
I piani erano altri ma la perturbazione atlantica in arrivo da sud-ovest ci ha fatto deviare all'ultimo verso nord-est: in poche ore organizziamo la "camperata" ed eccoci in partenza verso la Val Senales. Dopo una limpida nottata al park (ampi posteggi + area camper in loco), partiamo alle 6:10 insieme ad un'altra decina di skialper. L’opzione (attualmente) migliore per accedere alla Valle delle Frane sembra essere quella di 1) attraversare il ponte in legno sul Rio Senales, 2) seguire la pista di slittino fino all’incrocio con una mulattiera sulla dx 3) seguire la mulattiera che attraversa la piana puntando decisi verso dx 3) risalire il pendio e 4) imboccare una traccia (attualmente sgombra di neve) che porta sopra il primo salto di roccia. Con qualche togli metti si arriva a quota 2400 dove il vallone si apre in maniera via via più decisa. La Valle delle Frane è un vero gioiello: senza una traccia obbligata risaliamo i pendii baciati dal primo sole mattutino sino all’evidente canalone sulla dx (quota 3100 ca). Calzati i rampant si risale fino all’evidente strozzatura che permette di accedere al ghiacciaio Hintereisferer posto sul lato austriaco (ultimi 100 mt ripidi e tritati ma si procede senza problemi con i rampant). La strozzatura dovrebbe trattarsi della presunta “Bocchetta delle Frane” anche se la quota da noi rilevata [3330 ca, sia andata che ritorno] non corrisponde a quella segnalata sulle mappe del circuito Open*Maps [3257 mt]. Una volta sbucati appare chiara la piramide del Palla Bianca. Sul ghiacciaio si procede in piano fino al canalino posto sotto l’Hintereisjoch e poi con ampio semicerchio si arriva alla base del pendio finale posto sotto l’antecima. Alla base del pendio superiamo i primi scialpinisti che ci precedevano, calziamo i ramponi e abbandoniamo gli sci calcolando (correttamente) che il “remollo” sarebbe arrivato più tardi rispetto alla nostra discesa. Gli ultimi 30-50 mt di cresta sono in perfette condizioni: traccia dura e larga a sufficienza per procedere con cautela ma in totale sicurezza. I passaggi su roccia sono brevi e ben ammanigliati. Alle 10:50 siamo in vetta, potendoci godere in completa solitudine l’ottima vista sul mare di ghiaccio che ci circonda. Foto di rito ed è già il momento di scendere, anche perché sulla cresta iniziano ad approcciarsi i primi scialpinisti partiti da Maso Corto e più in basso sopraggiunge imperterrita la fiumana di “impiantisti” saliti con la funivia. In discesa neve dura fino al Hintereisjoch, poi via via più trasformata man mano che scendiamo verso l’ Hintereisferer. Un local (che ringraziamo!) incontrato durante la salita ci consiglia di non scendere in Val Mazia e risalire al passo della Sorgente (“dura dura dura, ramponi anche a scendere!!” cit) ma di puntare piuttosto ai bei pendii esposti a sud sotto la Langtauferer Spitze. Detto fatto: a quota 3050 ripelliamo e su ottima traccia guadagniamo questa cima di 3526 mt con una vista superlativa sulla Palla Bianca (foto 3). Gli ultimi 10 mt richiedono cautela: crestina innevata esposta + passaggio di II su roccia. Non ci resta che….. piangere!! Piangere si, ma di gioia! La discesa verso il ghiacciaio è fantastica e ci ricorda ancora una volta, se mai ci fosse stato qualche dubbio, il perché pratichiamo lo scialpinismo. Di contro, tutt’altre emozioni ci accompagnano durante la risalita verso la (presunta?) Bocchetta delle Frane: pian pianino, coi denti stretti e le borracce vuote eccoci su, a guadagnare l’ultima asperità di giornata. La discesa è un po' marcia, ma d’altronde si è fatto tardi (14:15). Fede lotta come un leone per ritrovare uno sci sganciatosi alla prima curva e poi giù per questo bellissimo vallone sotto un sole cocente. Con un po' di sopravvivenza e di togli-metti raggiungiamo la pista da bob e dopo 9h, 26km e 2500 D+ finalmente possiamo rilassarci con birra, pasta e una tanto decantata ribolla gialla!! Prima volta in Oztal andata di lusso: una trasferta che ricorderemo volentieri! Con Fede e Diego Foto 1: il Vallone delle Frane durante la salita Foto 2: metri finali sulla cresta del Palla Bianca Foto 3: cresta finale del Langtauferer Spitze con Palla Bianca sullo sfondo |
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