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   Pizzo Groppera, dalla var. Camosci, 16/03/2024
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Onicer  marcomountain      
Gita  Pizzo Groppera, dalla var. Camosci
Regione  Lombardia
Partenza  Madesimo  (1550 m)
Quota arrivo  2950 m
Dislivello  1400 m
Difficoltà  BS
Esposizione in salita  Nord-Ovest
Esposizione in discesa  Nord-Ovest
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farinosa
Altra neve  Farinosa
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Anche se con funivie chiuse, ci godiamo i classici freeride di Madesimo. Ispirati dalla gita di domani, proposta dallla commissione scialpinismo CAI BG, puntiamo verso Madesimo. Lasciamo l'auto presso l'ultimo parcheggio del paese, di fronte all'eliporto (che oggi sarebbe stato anzi ben trafficato, l'elicottero faceva avanti indietro per gli ekiskier, che han però sciato in altre valli). Iniziamo a pellare fin da subito, seguendo la strada (normalmente carrabile, ora piena di neve) che porta al villaggino dell'Alpe Groppera. Restiamo sempre fuori o al più bordo pista, senza problemi. Qui la neve, di primo mattino, è un pelino ghiacciata. Superata la cabinovia Larici, perdiamo un attimo quota per entrare proprio tra le viette delle case dell'Alpe Groppera e puntiamo quindi al Canalone. Superata la fine della pista "Scoiattolo", che lasciamo sulla destra, le tracce di salita terminano. Lungo il canalone c'è qualche traccia più o meno recente di discesa ma nessuna di salita. E la salita è ristretta anche dalla presenza di scarichi di slavine, che evitiamo. Iniziamo a battere traccia, seguiti da altri quattro ragazzi, che poi ci superano e tracciano. Al posto di salire però per il Canalone, un po' ripido e talvolta con neve ventata e ghiacciata, saliamo dalla variante Camosci, meno ripida e con neve intonsa polverosa! Pian piano saliamo e senza passare dalla stazione di arrivo della funivia Groppera, arriviamo alla stazione della seggiovia della Val di Lei, per poi proseguire una 50ina di metri in più per il pizzo Groppera. Superata la stazione di arrivo della funivia, a sinistra dell'anacronistico cartellone "Neve ideale fino a giugno", seguiamo la cresta e sci ai piedi e guadagnamo quota. Ci fermiamo in realtà a 10m lineari dalla vetta in quanto la cresta terminale presenta una non invitante cornice. Anche quest'anno qui in zona! Con una Val di Lei sommersa da neve.
Cambiamo assetto ed ingolositi dall'ambiente immacolato della variante Camosci, dopo aver sciato il primo pezzo di Canalone, ci reinfiliamo a sinistra per i Camosci, dipingendo linee su questa immensa tela bianca, polverosa, stupenda! Prima di reimmetterci nel Canalone, io e Silvia decidiamo di ripellare, per goderci un'ulteriore discesa, cambiamo assetto e saliamo ulteriori 270m D+ (la parte succulente dei Camosci) (-extra 1400m D+ della salita, senza ripellata-). Riscendiamo e ci immettiamo quindi nella parte conclusiva del Canalone, dove c'erano gli scarichi delle slavine, dove ormai la neve inizia a cuocersi, sciamo su un accettabile firn, che man mano si scende e ci si avvicina al boschetto e alla pista di rientro Scoiattolo, diventa pappetta poco sciabile. Scendiamo alla macchina (tagliando il più a destra possibile) sci ai piedi, lungo le piste (e brevi tratti fuoripista per tagliare da una pista all'altra).
Complessivamente, ottima sciata lungo questo fuoripista! Giornata stupenda, solo un po' di vento in val di lei, ma condizioni fantastiche lungo la discesa. Sole (ustionante) e poco vento lungo i canali.

Foto 1: Durante la salita
Foto 2: Vista dalla nostra vetta (non raggiunta causa cornici, in realtà)
Foto 3: Le nostre linee di discesa
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