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   Canalone dell'Aurosina (video), 01/04/2023
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Onicer  fabiomaz      
Gita  Canalone dell'Aurosina (video)
Regione  Lombardia
Partenza  Pian Cantone (Villa di Chiavenna)  (1300 m)
Quota arrivo  2750 m
Dislivello  1810 m
Difficoltà  OS
Esposizione in salita  Nord
Esposizione in discesa  Nord
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farinosa
Altra neve  Crostosa
Rischio valanghe  3 - Marcato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Quando mi arriva il messaggio di Claus che mi da una disponibilità per sabato è un po' come se arrivasse la Santa Lucia. Dove lo trovo un socio amante dello scialpinismo avventuroso, che sotto i 400 metri di spallaggio è come arrivare all'auto sci ai piedi, che traccia come un trattore e che, last but not least, scia bene e velocemente?
Faccio un po' il vago ma quando mi dice ok per un'uscita "un po' avventurosa" (tradotto: spallaggio lungo in luoghi remoti, probabilissimo ravano e gita con riuscita incerta) ho già in mente cosa proporre. E' dallo scorso anno che ce l'ho in mente quel canalone che scende rettilineo dalle cime severe della Val Masino. Il canale dell'Aurosina tra il monte Conco e il Gruf.
Mentre Claus pensa a qualche meta alternativa io a tradimento gli chiedo la targa dell'auto e online prendo il permesso per l'accesso alla agrisilvopastorale che porta da Villa di Chiavenna a Cantone (10€, ma la strada è un capolavoro, la si prende dalla fraz.Canete).
E così sabato attorno alle 8, in scarpe leggere e con gli zaini pesanti, ci avviamo lungo il bel sentiero della "Traversata dei monti", recentemente risistemato con anche barriere e scalette metalliche.
Sci in spalla partiamo in discesa fino a Trabiadascio (1245) e risaliamo fino a Spluga (circa 1500) ai piedi di un gradino roccioso che aggiriamo per traccia di sentiero sulla destra orografica. Tra tracce di volpe e camosci le quasi due ore di passeggiata scorrono "piacevoli", ma quando finalmente mettiamo i piedi sul fondo del canalone dell'Aurosina, a circa 1700 metri, di spallare ci siamo anche rotti i...
La copertura nevosa non è inizialmente sufficiente a livellare il fondo del canalone e così partiamo tenendoci, con una buona dose di acrobazie, sui lati sinistro e destro del canale dove al centro scorre libero il torrente.
Salendo la copertura nevosa aumenta fino a che il fondo non diventa liscio e su neve portante. Claus comincia a tracciare una serie infinita di strettissime inversioni (infinita no, ma mal contate oltre 200). Per un po' cerco di forzare il passo per dargli il cambio ma poi rinuncio perchè forte di una miglior tecnica a ogni inversione mi guadagna secondi lasciandomi inevitabilmente al gancio.
Intanto il livello della neve fresca sale. Da scarso passa a discreto, poi notevole, infine a ragguardevole nei pressi della strettoia che porta nella parte finale ripida del canale.
Sfinito dalle inversioni mi tolgo gli sci, oramai a ogni curva si salgono a malapena un paio di metri, e li metto in spalla. Davanti, lontano, vedo che Claus fa lo stesso.
Risaliamo così' distanziati il canalone mentre la neve si fa sempre più profonda. A 50 metri dall'uscita, quando oramai la progressione è diventata penosissima, i miei campanelli di allarme suonano insistentemente nella testa. E' l'una e mezza e per arrivare alla bocchetta al ritmo attuale manca quasi un'ora. Ma ad allarmarmi è che da un po' di tempo è cambiata l'aria e la neve si va velocemente umidificando.
Inoltre il canaletto che ci separa dalla bocchetta è troppo stretto per essere sciabile. Voglio levarmi da qui e soprattutto ho una voglia matta di sciare questo meraviglioso canale finché le gambe hanno ancora energia.
Valutiamo con attenzione le condizioni, proviamo la consistenza del manto, cerchiamo di individuare i possibili punti di fermata "sicuri" se di sicuro ci può essere qualcosa in un canale con questa conformazione a imbuto.
Poi parto...
Faccio 3 curve e mi accorgo che la neve è fresca e profonda ma abbastanza compattata dal vento da non essere incisa profondamente dagli sci..se si è sufficientemente veloci.
Così lascio andare, lascio andare, lascio andare mentre la velocità aumenta. La neve è eccezionale, il feeling è stratosferico. Le pendenze scendono da 45 a 40 gradi mentre ci si avvicina alla strettoia. Mi ci infilo dentro a tutta.
Poi è il turno di Claus. Fuori dall'imbuto ci diciamo quello che sopra, per scaramanzia, preferivamo non dirci: UNA SCIATA CLAMOROSA.
Riprendiamo a scendere per la lunga linea di faglia, con una sciata più che buona. Un paio di acrobazie, meno problematiche del temuto, e siamo alle scarpe. Ora non ci resta che rimetterci sci e scarponi in spalla e "gustarci" il luuuuuungo ritorno.

NB: in questo momento condizioni di sciabilità nel canale eccezionali ma rischio da valutare con la massima attenzione. Se si stacca qualcosa in alto non c'è artva, pala e sonda che possa servire.
In più nella valle in telefono non funziona, si è assolutamente soli con la montagna.
Non penso che siano molti i matti disposti a sciropparsi la penitenza dell'avvicinamento ma nel caso..FBL!



foto 1: pian Cantone
foto 2: la parte altra del canalone
foto 3: in discesa
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