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   Periplo del Corno di Bedole, 05/03/2023
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Onicer  N.C.R.I.      
Gita  Periplo del Corno di Bedole
Regione  Lombardia
Partenza  Val sozzine (Ponte di Legno)  (1250 m)
Quota arrivo  3191 m
Dislivello  2950 m
Difficoltà  BSA+
Esposizione in salita  Nord-Est
Esposizione in discesa  Nord-Ovest
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farinosa
Altra neve  Trasformata
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento PERIPLO DEL CORNO DI BEDOLE
Un’altra uscita impegnativa e sfidante questa domenica.
partiamo da Sozzine (Ponte di Legno) ore 5: l’itinerario prevede di risalire dal Pisganino fino alla cresta N del Corno di Bedole, per puntare al passo della Valletta, scendere al Pian Di Neve, un pranzo in Lobbia e ritorno risalendo dalla Valletta e giù dal Pisgana.
Arriviamo in circa 3h 20 nella conca sotto il corno di Bedole e teniamo a destra per aggirare un’area molto crepacciata e raggiungere la cresta NE. Tutta la salita è ben innevata, lo spallaggio breve. La salita al Pisganino con buona copertura di neve farinosa recente.
Arrivati sotto cresta la sorpresa: la scarsità della neve unita all’abbassamento del ghiacciaio ha creato un salto di circa 10-15 m, che va superato arrampicando. Facciamo un paio di tentativi che ci rubano una buona ora e mezza tra prove e cambi assetto. A seconda delle condizioni della neve il passaggio (in questo caso polvere priva di fondo, che copriva le rocce impedendo la visuale ma senza dare sostegno a picca e ramponi) si può risalire agevolmente oppure può richiedere qualche metro di misto e può essere utile qualche protezione.
Alla fine, visto i rischi eccessivi dovuti alle condizioni, decidiamo di mollare la cresta, ma non gli obiettivi di giornata. La prima scelta sarebbe una ritirata dal Pisganino. L’alternativa aggiungere circa 500D+ al giro e puntare comunque a Lobbia e Pisgana. Sappiamo che è fattibile e optiamo per la seconda.
Scendiamo di nuovo nella conca su polvere fantastica per 150m, ripelliamo fino al passo Tredenti e giù dal passo per un canale inizialmente molto ripido e con neve dura ventata (45°) che poi si apre su pendii più ampi con firn quasi primaverile data l’esposizione E. Attraversiamo il versante E della conca, con un lungo traverso verso la vedretta del Mandrone, arrivando a ripellare poco sotto il dosso che, con una breve discesa, da accesso alla vedretta.
La salita in Lobbia è più che nota. Saliamo non senza fatica fino al rif. Caduti dell’Adamello (lo raggiungiamo alle 13 circa), una pasta veloce e via. Sciata molto buona dal rifugio su neve polverosa, poi ripelliamo, e attraversiamo il ghiacciaio per prendere la traccia che risale in modo molto intuitivo fino al passo della Valletta. Per salvare un po’ di gamba per il Pisgana, facciamo la salita seguendo la traccia esistente con Z molto pianeggianti che portano fino al valico.
Dal passo poi si scende per ampie pale, molto sciabili, fino sopra al lago del Pisgana. Da qui, aggirato il lago sul versante Sud si percorre un lungo traverso sul lato O fino alla base del lago (qui poca neve ventata e gelata). Poi si tiene sempre a destra superando per canalini e stretti pendii, comunque con buon innevamento i due salti delle cascate. Qui la discesa presenta alcuni passi delicati e tecnici. Si cerca di rimanere il più possibile sul versante E, lontano dai salti delle cascate.
Superata l’ultima balza, sciando per lungo la stradina ben innevata (solo pochi sassi scoperti), si arriva con gli sci a poche centinaia di metri dall’auto.
Splendido giro, ambiente, contesto e visuali fantastiche.
2950mD+, 32km, 13h
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