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Monte Adamello dalla val Salarno, 07/01/2023 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | N.C.R.I. |
Gita | Monte Adamello dalla val Salarno |
Regione | Lombardia |
Partenza | loc. Fabrezza Saviore d.A (1435 m) |
Quota arrivo | 3539 m |
Dislivello | 2171 m |
Difficoltà | BSA+ |
Esposizione in salita | Sud-Ovest |
Esposizione in discesa | Sud-Ovest |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Ventata |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Salita ripetuta due volte in una settimana (2/1 e 7/1), salita di grande impegno fisico e buon impegno tecnico in un ambiente stupendo.
Partiti entrambe le volte dal rifugio stella alpina in località Fabrezza (Saviore dell’Adamello – BS) alle ore 5.30 circa, si risale la larga e ripida strada forestale che si inerpica fino al Lago di Salarno. Spallati gli sci per circa 25 minuti, poi la neve diventa continua e si può salire su pessima traccia rotta dal passaggio di ciaspolatori ed escursionisti che farà faticare non poco in discesa. Abbiamo percorso rapidamente il fianco dei laghi di Salarno e poi di Dosazzo, raggiungendo con un paio di strappi ripidi il rifugio Prudenzini (q. 2235m) in ca 2.10h. Da qui il percorso è privo di traccia. Abbiamo tenuto il lato sinistro della valle (lato dx orografico del fiume), su neve gelata e faticosa da risalire. Evitando di alzarci troppo, siamo entrati in una valletta che si risale secondo la traccia più logica fino a raggiungere una piccola conca pianeggiante all’imbocco della vedretta di Salarno a quota 2700m circa, ca.3h dalla partenza. Qui inizia uno dei due tratti tecnici della salita. Montati i rapanti abbiamo risalito la vedretta tenendo il lato DX (viso a monte) dell’ampio canale, secondo la traccia più logica. I rampanti si sono rivelati necessari in entrambe le uscite per la neve dura e le forti pendenze da affrontare. Durante la salita abbiamo tenuto sempre il lato a dx (S) del canale, arrivando all’uscita in ca 4.30 dalla partenza. L’uscita è delicata. Prima di passare sul ghiacciaio ci siamo legati, superando il breve ponte di neve che conduce sul Pian di neve. Una volta sul ghiacciaio abbiamo tenuto in direzione NW verso l’evidente mole del monte Adamello. E’ necessario far attenzione ai numerosi crepi ancora poco coperti che si trovano a DX e SX del tracciato. In circa un’ora dall’uscita, su blande pendenze e in un ambiente spettacolare, si raggiunge il fianco del monte Adamello. L’attacco a questa salita avviene da una ripida paretina lungo il lato W della montagna. Con una decina di svolte molto ripide (45-50°?) si rimonta la cresta W dell’Adamello e da qui, con percorso intuitivo restando sul versante sud della cresta si raggiunge la vetta (6.30h dal parcheggio). La discesa avviene lungo l’itinerario di discesa. Sempre per le precarie condizioni del ghiacciaio abbiamo sciato il Pian di Neve legati, slegandoci solo dopo essere entrati nel canale della vedretta. Da qui sciata splendida fino a quota 2700: 2/1- su neve trasformata splendida 7/1- Su neve ghiacciata e ventata che rende tutto decisamente più delicato Poi si sopravvive tra i blocchi di granito, cercando la via migliore e meno distruttiva per gli sci. La neve è poca e al pomeriggio smolla. Dal rifugio, noiosissima e infinita strada di rientro su neve ghiacciata e piena di buchi. Raccomandiamo di ripellare lungo la sponda del lago di Dosazzo, opzione più rapida e meno faticosa per superare il pianoro. Splendido bis di inizio anno con David, Jacopo e Michele. FOTO 1: la vetta FOTO 2: Salita lungo la vedretta FOTO 3: Discesa |
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