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   Passo Valles- Cima Lastei di Pradazzo (quota 2575), 14/04/2021
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Onicer  gianpartel      
Gita  Passo Valles- Cima Lastei di Pradazzo (quota 2575)
Regione  Trentino Alto Adige
Partenza  Pochi tornanti prima del passo Valles  (1900 m)
Quota arrivo  2575 m
Dislivello  675 m
Difficoltà  MS+
Esposizione in salita  Sud-Est
Esposizione in discesa  Sud-Est
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farina pesante
Altra neve  Crostosa
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Quale gita sci-alpinistica fare (che non abbia mai svolto) in condizioni di neve fresca primaverile (30 cm), con basso rischio valanghe, senza affaticarsi troppo e soprattutto poco affollata?
La cartina Tabacco non mente e adocchio una vetta senza nome a quota 2524 m. s.l.m, a poca distanza in linea d'aria dal classico e ben noto Col Margherita, su un magnifico plateau naturale denominato "Lastei di Pradazzo", al confine tra Trentino e Veneto.
Prima di tutto ho cercato eventuali relazioni già esistenti online, senza esito positivo, perciò ho deciso di intraprendere questo itinerario e creare una nuova descrizione, che possa essere utile agli appassionati sci-alpinisti.
Al seguito, questa volta, è venuto mio padre, grande fondista, che si dedica volentieri allo sci-alpinismo.
In auto ci siamo fermati tra la malga Vallazza e poche curve prima del passo Valles (volendo si può partire dal passo lungo la "pista" che va al Col Margherita e poi abbassarsi nella conca sottostante). Calzati gli sci iniziamo la nostra pellata con calma ad ore 10.00 lungo le sponde del piccolo Rio di Vallazza. Essendo un versante al sole, la nevicata del giorno prima alternata a sole e irraggiamento notturno hanno favorito la formazione di una sottile crosta fastidiosa e non portante (almeno fino a quota 2300, poi neve farinosa pesante). Trovato un ponte di neve lo abbiamo attraversato e tra boschetti di pino cembro e dossi innevati, senza eccessive pendenze, ci siamo diretti in verso N NO alla ricerca di un passaggio tra il bosco e le roccette per accedere al plateau sommitale.
Avvistato un breve e facile canalino (orientato a NO), ci siamo inoltrati al suo interno per verificare se avesse avuto uno sbocco diretto oltre la forcelletta e così è stato!
Superato facilmente il canalino, siamo saliti su di una dorsale a sinistra (salendo) che tramite alternanze tra dossi e piani ci ha condotto alle pendenze regolari (25 max 30 gradi) del plateau sommitale che appare come un magnifico, esteso e candido deserto bianco.
Senza via obbligata nel vasto pendio, si punta alla cima su un cocuzzolo leggermente sopraelevato rispetto all'uniformità piatta del terreno circostante.
Già sotto, ma soprattutto qui in vetta, la magnifica giornata di cielo sereno poco nuvoloso, con ottima visibilità, aria tersa e vento assente, con temperature gradevoli poco al di sotto dello zero, ci permette di ammirare lo stupendo panorama sulle Pale di San Martino, Dolomiti bellunesi, catena del Lagorai e di Bocche, val San Pellegrino e gruppo di Cima Uomo, Marmolada, Latemar, Catinaccio, Monzoni ecc, insomma ci si trova al centro del mondo delle belle vedute!
Siamo arrivati in cima alle 12.00 e ce la siamo presa con comodo per rifocillarci e osservare tutto il circondario col binocolo, per cercare le tracce degli altri sci-alpinisti sui vari itinerari delle montagne circostanti.
Partiti ad ore 14.00, per lasciare il tempo al sole di disfare la leggera crosta superficiale della parte bassa e per rendere la neve più sciabile.
Faccia a valle, siamo scesi dal plateau sommitale con una bella e tranquilla sciata e poi abbiamo svoltato a sinistra, sulla dorsale opposta a quella di salita ed in breve ci siamo ricongiunti nel canalino già percorso. Superato questo abbiamo proseguito con serpentine tra i dossi e i boschetti in direzione dell'automobile.

Questo itinerario ha una lunghezza complessiva in salita di 3.5 km (circa) e merita di essere percorso per la magnificenza delle vedute ma anche per la facilità di accesso. Ideale anche in condizioni di manto nevoso instabile, neve fresca o con bollettino che indica grado 3 (marcato) per l'assenza di pendii pericolosi e per l'uniformità del terreno ( il passaggio chiave è solo il canalino tra le rocce).
Perfetto tour anche per gli sci-alpinisti neofiti che vogliono percorrere gite in ambiente in sicurezza, lontani dalle piste, comunque vicini a comode infrastrutture (strada del Valles, rifugio al passo e malga Vallazza).

Ottima scelta, anche sta volta esperienza e intuito ci hanno premiato!

Bergheil.


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