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   Tour della Val Sedornia, 14/02/2021
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Onicer  fabiomaz      
Gita  Tour della Val Sedornia
Regione  Lombardia
Partenza  Tezzi Alti (Gandellino)  (950 m)
Quota arrivo  2260 m
Dislivello  1600 m
Difficoltà  BSA
Esposizione in salita  Varia
Esposizione in discesa  Ovest
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farinosa
Altra neve  Farinosa
Rischio valanghe  3 - Marcato
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Con due on-icers d'antan torno nella valle orobica tanto cara ai Muse (knights of Sidornia no?) dove ero passato lo scorso anno per la prima volta appena prima che il Covid chiudesse anzitempo le scorribande invernali.
Da Tezzi Alti, praticamente sci ai piedi, percorriamo in leggera salita il sentiero di fondovalle che, con qualche togli e metti, ci porta fino alla locatilà Spiazzi dell'Acqua.
Da qui l'ambiente si fa canadese, con gli abeti spruzzati dalla leggera nevicata del giorno prima e le baite sommerse da un paio di metri di neve.
E' presente una traccia di giovedì che abbandoniamo entrando nel bosco e proseguendo lungo la val Sedornia. Transitiamo sotto la nord del Vigna Vaga tenendoci ben lontani dai pendii valanghivi fino a ricollegarci con la traccia che proviene da Lizzola e che con precisione matematica ci porta prima nel vallone Nord e poi alla sella del pizzo di Petto.
Cainamente mi faccio largo tra la folla proveniente da Colere per piantare la mia bandierina su questa austera vetta da me mai raggiunta.
Dopo il bagno di folla ci allontaniamo a tutta velocità in direzione del passo di Fontanamora. Discesa dal pizzo prima su neve tracciata, poi belle curve in polvere leggermente appesantita dal sole di febbraio.
Breve ripellata fino al passo e finalmente si schiude sotto i nostri piedi quello scrigno dalle 1000 possibilità sciistiche che è la "valle di mezzo", amplissimo vallone chiusto tra il Vigna Vaga, le cime di Val Conchetta e lo scoglio roccioso di quota 2044.
Con lo sguardo cerco una traccia che percorra l'ampia sella di ingresso della valle Scura, direzione Valzurio, dove spero di scorgere il giovanotto che mi ha suggerito la gita odierna con il suo zibaldone di mappe, tracce e pensieri sullo scialpinismo orobico, ma senza successo.
Quindi valutiamo la discesa. Tra le infinite possibilità scelgo la linea più diretta e faccio forse un errore che penalizza i miei soci. Si alternano infatti tratti di polverone a tratti in leggera crosta che, se nulla cambiano sotto le generose e verdi solette dei "Corvi", rendono meno continua la sciata per Paolo e Davide.
Probabilmente l'altro lato del vallone, più ombroso, avrebbe offerto terreno meno tecnico ma con neve più omogenea.
Sciata comunque fantastica fino al fondo del vallone, poi si entra nel bosco intervallando radure e ginkane tra gli abeti, fino a ritornare al fondovalle della Val Sedornia.
Con qualche breve risalita e un paio di togliemetti riusciamo ad arrivare sci ai piedi a una 10na di minuti dall'auto in perfetto orario sulla tabella di marcia.

foto 1: risalendo la Val Sedornia e il pizzo di Petto
foto 2: folla al Petto, verso il passo di Fontanamora e nella magica "Valle di Mezzo"
foto3: in discesa
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